Sul Titanic

Arrestati due piromani mentre cercavano di appiccare il fuoco sui Nebrodi. Resta da capire il perché

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  • Perché due allevatori danno fuoco ai boschi della Sicilia? Piromani allo stato puro, che godono nel vedere bruciare il verde, o c’è qualcosa che sfugge?
  • Le congratulazioni del WWF ai Carabinieri
  • Il Comune di Troina si costituirà parte civile

Perché due allevatori danno fuoco ai boschi della Sicilia? Piromani allo stato puro, che godono nel vedere bruciare il verde o c’è qualcosa che sfugge?

Li hanno acchiappati mentre appiccavano il fuoco nei boschi di Cesarò, sui Nebrodi. Uno è un uomo di 80 anni, il secondo un venticinquenne  di cittadinanza albanese. Entrambi sono allevatori di animali. Li hanno arrestati i Carabinieri di Troina, provincia di Enna, mentre cercavano di dare alle fiamme uno dei boschi più noti dell’area nebrodense. Evidentemente, dopo gli incedi di questi giorni, che hanno funestato tante aree verdi della nostra Isola, i controlli sono più rigorosi. I militari percorrevano la strada statale 120 che collega le province di Enna e di Messina; a un certo hanno notato due uomini nella boscaglia, a due passi dal fiume Troina. I due erano intenti a bruciare gli arbusti. Basta questo per incastrare due possibili piromani? No. I carabinieri si sono subito avvicinati ai due e hanno scovato alcun piccole taniche piene di carburante e vari accendini. A questo punto i sospetti si sono trasformati in prove. Anche perché i due allevatori hanno tentato di darsela a gambe ma sono stati acciuffati. Sempre per la cronaca, nei giorni scorsi i carabinieri del Comando Provinciale di Enna hanno arrestato un altro piromane dalle parti di Valguarnera.

Le congratulazioni del WWF ai Carabinieri

Sui due arresti interviene il WWF Sicilia centrale: “Un sincero, profondo e cordiale GRAZIE ai Carabinieri di Troina (EN) che hanno arrestato due criminali del fuoco pronti ad appiccare altri incendi. Finalmente dei criminali del fuoco vengono individuati e sottoposti
alle giuste sanzioni previste dalla legge – dichiara Ennio Bonfanti, presidente di WWF Sicilia Centrale – più che piromani si tratta di
pericolosi eco-criminali che, deliberatamente, intendono distruggere ed incenerire il nostro territorio. Desideriamo manifestare il più
vivo apprezzamento per l’impegno dei militari coinvolti nell’operazione, poiché è stato efficacemente contrastato l’odioso fenomeno degli incendi boschivi dolosi che, specialmente quest’anno, sta devastando la Sicilia ed il territorio provinciale di Enna in particolare. Esprimiamo, altresì, il compiacimento – prosegue l’esponente ambientalista – per aver portato a segno un’operazione che riafferma la presenza dello Stato anche in aree rurali complesse e malagevoli, ove è fondamentale riaffermare gli irrinunciabili principi di legalità e sicurezza, a tutela di un bene preziosissimo come quello rappresentato dal patrimonio naturale, boschivo e faunistico”. “Abbiamo già dato mandato al nostro legale avv. Salvatore Patrì di Caltanissetta al fine di costituirci parte civile nel processo a carico dei due presunti eco-criminali” conclude Anna Schiro’, vice Presidente di WWF Sicilia Centrale.

Il Comune di Troina si costituirà parte civile

Su Nebrodi News leggiamo anche una dichiarazione del sindaco di Trina, Fabio Venezia: “Congratulazioni vivissime all’Arma dei Carabinieri e, in particolare, agli uomini della stazione di Troina, per aver arrestato in flagranza di reato due piromani intenti ad appiccare il fuoco. Il Comune di Troina si costituirà parte civile nel processo, perché chi compie simili reati non solo mette a rischio un intero territorio e l’incolumità pubblica, ma distrugge il creato provocando un danno a volte irreversibile per le future generazioni”. Ottimo il lavoro dei Carabinieri. Noi, però, ci chiediamo: gli incendi che hanno devastato la Sicilia sono il frutto di piromani – in questo caso allevatori – che passano il proprio tempo a dare alle fiamme i boschi, o dietre c’è qualcosa i più?

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