- Cronaca di un disastro annunciato
- Maurizio Grosso: “Riteniamo che il Presidente Musumeci e gli assessori Scilla e Cordaro, debbano fare, per manifesta incapacità, un passo indietro ed affidare la gestione del settore al un apposito commissario”
- La strategia criminale e terroristica dietro gli incendi
Cronaca di un disastro annunciato
Era il 2 Maggio scorso. Commentando le critiche del Sifus, il sindacato che si batte per la stabilizzazione degli opera della Forestale, al Governo regionale di Nello Musumeci per i ritardi nella messa a punto delle opere di prevenzione degli incendi scrivevamo: “Il sindacato degli operai della Forestale denuncia gravissimi ritardi nella campagna antincendio: e secondo noi ha ragione da vendere! Che senso ha avviare al lavoro gli addetti allo spegnimento degli incendi senza che i lavoratori addetti alla manutenzione boschiva abbiano prima avuto il tempo materiale di realizzare i preventivi lavori parafuoco? Viene da rabbrividire nel leggere che a fine Maggio, nei boschi della nostra Isola non sono state effettuate le opere di prevenzione del fuoco. Ma cos’ha fatti fino ad oggi il Governo regionale? (
qui il nostro articolo del 26 Maggio per esteso). Due mesi dopo – 1 Agosto, oggi – leggendo un articolo di ITALPRESS, apprendiamo che “a seguito della richiesta avanzata dalla Regione siciliana, il presidente del Consiglio Mario Draghi, ha firmato ieri sera il Dpcm con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di protezione civile”. E ancora: “Il Dipartimento – leggiamo sempre su ITALPRESS – è dunque al lavoro per coordinare l’invio di volontari, delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali, che opereranno a supporto delle attività di spegnimento dei roghi. Questa mattina si è svolta una riunione di aggiornamento durante la quale è stata confermata la partenza per la Sicilia, nella giornata di oggi, di squadre provenienti da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e dalle province autonome di Trento e Bolzano”.
Maurizio Grosso: “Riteniamo che il Presidente Musumeci e gli assessori Scilla e Cordaro, debbano fare, per manifesta incapacità, un passo indietro ed affidare la gestione del settore al un apposito commissario”
Che c’è da dire? Diamo la parola a Maurizio Grosso, segretario generale del Sifus: “Le responsabilità oggettive degli incendi boschivi che stanno devastando la Sicilia vanno ricercate in chi ha il compito di impedirli e tutelare boschi e territorio e non lo ha fatto. Stiamo parlando del Presidente della Regione, Nello Musumeci, dell’Assessore all’Agricoltura Tony Scilla e dell’Assessore al territorio, Totò Cordaro. Questi soggetti istituzionali, nonostante accordi e accordicchi dell’ultima ora, con Protezione civile, associazioni, ecc, al solo scopo di coprire le loro inefficienze (tutto fumo e niente arrosto), non sono riusciti a mettere in piedi, in tutto il 2021, un barlume di piano di interventi silvocolturali programmati secondo le necessità del ciclo biologico delle piante e pertanto, le erbacce e gli arbusti si sono presentati al cospetto della calura estiva più alte e insidiose degli stessi alberi che, ovviamente, senza la pulizia dei viali parafuoco, vengono facilmente penetrati dalle fiamme”. Poi arriva la parte più grave della denuncia: “Come se ciò non bastasse, mentre il patrimonio boschivo brucia, questa classe politica tiene i forestali addetti alla manutenzione a casa e, quelli che tardivamente sono stati avviati al lavoro, presto verranno licenziati o sospesi. Sugli addetti antincendio, invece, stendiamo un velo pietoso: solo le loro straordinarie capacità professionali li rendono utili e necessari poiché sono dotati di un organizzazione che lascia a desiderare e usano mezzi vetusti che non li rendono all’altezza di affrontare le sfide con il fuoco. Quando le responsabilità di chi Governa male i processi sono così enormi, i piromani, per i quali dovrebbe essere previsto l’ergastolo, pascolano felicemente poiché trovano campo fertile. E’ come se il direttore di una banca piena soldi ad un certo punto decidesse di lasciare le porte aperte e tenere però di guardia un vigilantes prossimo alla pensione con in tasca una pistola giocattolo. Riteniamo che il Presidente Musumeci e gli assessori Scilla e Cordaro, debbano fare, per manifesta incapacità, un passo indietro ed affidare la gestione del settore al un apposito commissario. L’Assemblea regionale siciliana, invece, dovrebbe cominciare a ragionare seriamente rispetto all’istituzione di una commissione speciale di indagine sul fenomeno incendi”. Cosa, questa, che è già stata chiesta dal parlamentare regionale della Lega, Vincenzo Figuccia.
La strategia criminale e terroristica dietro gli incendi
Noi riteniamo che, dietro gli incendi che funestano le aree verdi non soltanto della Sicilia, della Sardegna, di altre Regioni italiane, ma anche di alcuni Paesi europei e di altri Paesi del mondo
ci sia una strategia criminale e terroristica. Una tesi che portiamo avanti in solitudine da quattro anni. Detto questo, la politica siciliana ha sottovalutato quello che poteva accadere per superficialità, pressappochismo e presunzione, dando per scontato che non ci sia dell’altro. In ogni caso, forse il presidente Musumeci dovrebbe cominciare a interrogarsi sulle persone che collaborano con lui e su alcuni assessori della sua Giunta.