Sul Titanic

I grillini cedono alla riforma della Giustizia targata Berlusconi, PD, Lega e Renzi. Però salvano le poltrone nel Governo Draghi…

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  • I grillini, ancora loro, ancora protagonisti di scivoloni senza fine pur di mantenere le poltrone del Governo. L’Ironia di Matteo Renzi: “Il caro estino è la riforma Bonafede”. Impossibile dargli torto 
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  • Giuseppe Conte, il protagonista del ‘nuovo’ Movimento 5 Stelle, si arrampica sugli specchi per giustificare l’ennesimo cedimento alla vecchia politica politicante
    Il commento del parlamentare regionale di Attiva Sicilia, Sergio Tancredi

I grillini, ancora loro, ancora protagonisti di scivoloni senza fine pur di mantenere le poltrone del Governo. L’Ironia di Matteo Renzi: “Il caro estino è la riforma Bonafede”. Impossibile dargli torto 

Alla fine si comincia a capire qual è il ‘nuovo’ Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte: un Movimento che, dopo essersi rimangiato quasi tutto il programma del 2018, è riuscito anche a liberarsi della riforma della Giustizia che era stata messa a punto dall’ex Ministro grillini, Alfonso Bonafede. Insomma, i grillini non si smentiscono: pur di tenersi le poltrone del Governo (l’eventuale “No” dei grillini alla riforma della Giustizia avrebbe aperto la crisi di Governo in pieno ‘Semestre bianco’, ovvero quando è impossibile sciogliere le Camere in attesa dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica) hanno ‘inghiottito’ la riforma della Giustizia che piace tanto a Berlusconi (che magari fingerà di essere scontento…), al PD di Enrico Letta, alla Lega di Matteo Salvini e, soprattutto, a Matteo Renzi. Alla fine il commento di Renzi, riportato da ITALPRESS, è CORRETTO:  “Il caro estinto è la riforma Bonafede che da stasera non c’è più. Non si può essere più imputati a vita. La riforma è una piccola parte, c’è ancora un lavoro lunghissimo da fare, ma ora abbiamo archiviato la Bonafede”. Più chiaro di così on può essere espresso il verso senso di questa strana riforma della Giustizia.

Giuseppe Conte, il protagonista del ‘nuovo’ Movimento 5 Stelle, si arrampica sugli specchi per giustificare l’ennesimo cedimento alla vecchia politica politicante

Alla fine, con qualche aggiustamento di poco conto – peraltro anche a tempo – è passata la linea del Governo di Mario Draghi e della Ministra della Giustizia, Marta Cartabia. Il Movimento 5 Stelle, raccontano le cronache, avrebbe superato “le perplessità circa l’improcedibilità sul reato di aggravante mafiosa nel processo penale”. Sempre da ITALPRESS leggiamo le dichiarazioni del segretario del PD, Letta: “La riforma ci avvicina all’Europa e fa compiere grandi avanzamenti in termini di modernità ed efficacia”. La Ministra Cartabia, aggiunge il Ministro Franceschini, “ha trovato il giusto equilibrio per superare la riforma precedente senza scadere nell’impunità. Ci siamo spesi per l’accordo. Ne siamo contenti”. Soddisfatto il leader della Lega, Matteo Salvini: “La riforma del processo penale approvata oggi in Cdm, nonostante le minacce dei grillini, è un primo passo, le firme per i Referendum di Lega e Partito Radicale diventano ancora più importanti, garanzia che il Parlamento non perderà altro tempo. Anche questo weekend più di 1.000 gazebo in tutta Italia”, E i grillini? La legge di riforma dovrebbe essere approvata entro Domenica prossima. I parlamentari del Movimento accetteranno anche questo o, nel voto filane, se ne pentiranno? Giuseppe Conte è tranquillo: “Non è la nostra riforma – leggiamo su Il Fatto Quotidiano – ma abbiamo contribuito a migliorarla. Abbiamo detto che non si può transigere sui processi di mafia e terrorismo e lo abbiamo ottenuto. Devo dire che sono molto rammaricato perché dalla Lega c’è stata una durissima opposizione all’allungamento dei tempi di prescrizione per i processi per mafia”. Defezioni M5s? “Noi siamo una grande famiglia – aggiunge numero uno del ‘nuovo’ Movimento 5 Stelle –  esamineremo nei dettagli il testo e sono fiducioso che nella discussione generale saremo compatti. Questi sono miglioramenti che omaggiano tutte le vittime della mafia”. Come no…

Il commento del parlamentare regionale di Attiva Sicilia, Sergio Tancredi 

Commenta su Facebook il parlamentare regionale siciliano Sergio Tancredi. Eletto nel Movimento 5 Stelle nel Parlamento dell’Isola nel Movimento 5 Stelle, Tancredi è stato tra i primi a lasciare il Movimento quando ha cominciato a capire cosa stavano combinando a Roma, dando vita, con altri quattro deputati ex grillini al gruppo parlamentare Attiva Sicilia: “Potrei dire tante cose… Mi limiterò ad un semplice invito a coloro che mi dicevano di aver sbagliato, che dovevo lottare da dentro: dentro una montagna di m… non puoi nemmeno ipotizzare di restare pulito. Quindi vi invito ad ELABORARE IL LUTTO …E PASSATE OLTRE”.
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