di Teresa Frusteri
La notizia va data al condizionale, anche se è nell’aria da giorni. A poco meno di un anno dal giallo di Caronia – scomparsa e ritrovamento dei cadaveri di Viviana Parisi e del figlioletto Gioele – potrebbe essere formalizzate in queste ore la richiesta di archiviazione dell’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Patti. La notizia è destinata a fare rumore. Ricordiamoci che, nei giorni scorsi – e precisamente il 9 Luglio – Daniele Mondello, marito di Viviana e papà del piccolo Gioele, ha affermato: “Non vogliamo che le indagini siano chiuse o i corpi dissequestrati”. non solo. Appena ieri, uno dei consulenti della famiglia Mondello – il criminologo Carmelo Lavorino – ha inviato a I Nuovi Vespri una lettera nella quale illustra alcune conclusioni sulla morte della donna e del bambino che saranno sicuramente diverse alle conclusioni ai cui sono giunti i magistrati della Procura della Repubblica di Patti e i consulenti della stessa Procura.
Non si conoscono ancora le conclusioni dei magistrati. Ma conosciamo la tesi di fondo dei consulenti della famiglia Mondello: non ci sarebbe stato alcun omicidio-suicidio (leggere la mamma che uccide il figlioletto e che poi si toglie la vita); Viviana Parisi e il figlioletto sarebbero stati rapiti e uccisi (per i consulenti, sarebbero stati gettati in un pozzo con 50 centimetri di acqua circa) e lì sarebbero morti; poi i corpi sarebbero stati trascinati nei luoghi dove sono stati ritrovati: prima sarebbe stato trasportato il corpo della donna, dopo qualche giorno il corpo di Gioele. Non sappiamo – lo ribadiamo – a quali conclusioni sono giunti i magistrati della Procura di Patti do indagini che si sono protratte per quasi un anno. Vedremo adesso che sviluppi prenderà questa sofferta vicenda dalle molte ombre e dalle pochissime luci.
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