da Costantino Guzzo
vice presidente dell’Associazione Sindacale lavoratori 99,95
riceviamo e pubblichiamo
Dal 2010 al giorno fatidico della data di fallimento dello IAL, le uniche autorità a non varcare la soglia di questo importante, ormai ex, Ente del comparto Formazione sono stati il KGB, l’FBI ed il Mossad. In verità, pare che quest’ultimo, l’israeliano Mossad, avesse voluto poter ‘attenzionare’ le carte su questo Ente per farne un importante “caso studio” di politica internazionale. Era molto interessato, il Mossad, a capirci qualcosa su come un Ente storico di proprietà prima della CISL e successivamente passato nella disponibilità di alcuni soggetti, ex politicanti del PD siciliano e di alcuni ex dirigenti sindacali siciliani della stessa CISL, fosse stato tanto male amministrato da giungere al fallimento. Per il resto poi, si sono accomodati tutti: DIGOS, CARABINIERI, POLIZIA, GUARDIE GIURATE (nei giorni delle tante occupazioni nella sede regionale dello IAL) e, per finire, ISPETTORATO del LAVORO, ISPETTORATO dell’INPS e POLIZIA GIUDIZIARIA per le tante denunce e i tanti esposti presentati a nome e per conto di una parte degli ex dipendenti. Eppure, nessuno aveva mai proceduto su quella gran parte degli illeciti che adesso emergono dall’ordinanza del Tribunale di Palermo Sezione V Civile Specializzata in Materia Di Impresa. Il sequestro conservativo di 14.500.000,00 € (nei confronti di tutto il CdA dello IAL dal 2011 alla data di fallimento) è l’unico atto di un procedimento giudiziale “concreto” anche se non del tutto soddisfacente; la stessa ordinanza dichiara, infatti, che l’Ente era in dissesto finanziario dal 2010 lasciando intravedere altre pesanti responsabilità in amministratori del passato che il dispositivo però non chiama in causa.
Pur anche, e cosa certa è, che quando parliamo dello IAL non parliamo della FIAT, fabbrica che costruendo AUTO magari a causa di un crollo di vendite può avere un tracollo economico. Qui parliamo di un Ente senza scopo di lucro che viveva di finanziamenti pubblici: ed è chiaro a ogni comune mortale che, per arrivare a questo giudizio, al giudizio di “decuzione”, qualcuno, qualche sveglia manolesta (come suol dirsi qui a Palermo), SI FUTTIU I PICCIULI (come ad esempio Dicembre e Tredicesima 2010 mai erogati ai propri ex dipendenti dalla stessa Cisl). Oggi il paradosso, la beffa subita da molti degli ex dipendenti è che non solo hanno subito l’inganno (in termini economici e lavorativi) considerati ex dipendenti di serie B, ma sono stati pure denunciati, come è capitato al sottoscritto, per avere rivendicato i propri diritti in maniera non conforme a quanto previsto dal codice civile e penale.
E come, costoro, avrebbero potuto presentare le loro rimostranze, il loro disappunto? In quale altro modo, visto che non c’è mai stato nessun riscontro a tutte le denunce e gli esposti presentati agli organi preposti dalla legge! Appurare oggi che forse c’è stata tanta inerzia, superficialità e forse anche poca preparazione da parte chi aveva il sacrosanto compito di intervenire, lascia tanta amarezza. Ma ciò che più lascia molti di noi esterrefatti, sgomenti, è il modo di procedere di chi dovrebbe indagare, atteso che l’ordinanza in questione è datata 25/02/2020. C’è da chiedersi, evangelicamente, se sia giusto e possibile che la mano destra (chi dovrebbe indagare) non sappia ciò che fa la mano sinistra (la Sezione V Civile Specializzata In Materia Di Impresa del Tribunale di Palermo). Non si offenda alcuno ma in questa brutta vicenda gli unici, fino ad oggi, a pagare restano gli ex dipendenti di serie B dello IAL.