Il green pass che dovrebbe scattare il prossimo 6 Agosto, come stabilito dal Decreto legge varato dal Governo di Mario Draghi? A Carlentini, Comune della provincia di Siracusa, è già in ritardo, perché il sindaco di questo paese ha già anticipato tutto, varando un‘ordinanza che entrerà in vigore Lunedì prossimo, 26 Luglio. Leggiamola insieme:
“In esecuzione dell’ordinanza sindacale n. 21 del 23.07.2021, si avvisano i cittadini che:
A far data dal 26 Luglio e sino a nuove disposizioni, l’accesso dell’utenza nelle sedi comunali, è consentito solamente a chi è dotato di certificazione verde COVID-19 o si è sottoposto a tampone non oltre le 48 ore antecedenti l’ingresso nella struttura comunale. Le prestazioni da parte dell’ente comunale saranno in ogni caso garantite su richiesta dell’utenza, mediante utilizzo dei canali telematici e/o telefonici (mail, posta elettronica certificata, telefono) indicati sul sito istituzionale dell’Ente. A far data dal 26 Luglio e sino a nuove disposizioni, l’accesso ai Centri anziani diurni comunali è consentito esclusivamente a chi è dotato di certificazione verde COVID-19 o si è sottoposto a tampone non oltre le 48 ore antecedenti l’ingresso al Centro. Resta inteso che l’ingresso sarà consentito a chi, per motivi debitamente documentati, dimostri l’inidoneità alla vaccinazione in parola”. Quindi un cittadino che non si è vaccinato per motivi di salute deve andare a raccontare e a spiegare la sua vita privata all’amministrazione comunale di Carlentini. Ma dov’è finita la privacy dei cittadini? I medici sono vincolati al segreto professionale, circa le malattie dei pazienti, e poi i cittadini debbono andare a raccontare le proprie malattie al Comune?
“L’iscrizione agli asili comunali – prosegue l’ordinanza del sindaco di Carlentini – è consentita solo in favore dei bambini i cui genitori e/o il genitore che esercita la potestà genitoriale sia munito di certificazione verde COVID-19. Resta inteso che l’iscrizione sarà comunque consentita nel caso in cui i genitori e/o il genitore che esercita la potestà genitoriale, per motivi debitamente documentati, dimostri l’inidoneità alla vaccinazione in parola. L’iscrizione per accedere al servizio scuolabus è consentita solo in favore dei bambini i cui genitori e/o il genitore che esercita la potestà genitoriale sia munito di certificazione verde COVID-19. Resta inteso che l’iscrizione sarà comunque consentita nel caso in cui i genitori e/o il genitore che esercita la potestà genitoriale, per motivi debitamente documentati, dimostri l’inidoneità alla vaccinazione in parola”.
Ci rendiamo conto di che cosa sta succedendo in Italia? C’è un Governo – il Governo di Mario Draghi – che ha già prodotto danni enormi (basti pensare allo sblocco dei licenziamenti, o allo sblocco dei fitti). Lo stesso Governo cerca di far credere che un po’ meno del 50% della popolazione è stata vaccinata (ma ci ci crede?). E siccome non riesce a convincere la popolazione italiana a farsi inoculare un vaccino sperimentale (che, per inciso, ha già provocato anche decessi), ecco che vara un green pass che in Francia è stato già ‘bocciato’ dalle proteste popolari: le stesse proteste popolari he sono già esplose a Torino e che, da oggi, esploderanno in tutta l’Italia. Il green pass entrerà in vigore il 6 Luglio, ma ecco che un sindaco decide, con un’ordinanza, di limitare le libertà delle persone. I propugnatori del vaccino anti-Covid si rendono conto che milioni di persone in Italia non si vaccineranno mai contro il Covid? Veramente pensano di obbligare milioni di persone a inocularsi un vaccino sperimentale? Ce n’è o no abbastanza per sottolineare che, così, facendo, si stanno creando i presupposti per spaccare in due un Paese? Il signor Mario Draghi – che a nostro avviso non è in grado di governare l’Italia per manifesta incapacità politica – e adesso anche qualche sindaco si rendono conto che stanno alimentando un clima di scontro sociale dalle conseguenza imprevedibili?