Il filosofo marxista Diego Fusaro riprende una riflessione molto acuta di Giorgio Agamben sul green pass. Noi, a nostra volta, lo riprendiamo perché in poche righe si racconta una grande verità che è sotto gli occhi di tutti: “In un testo precedente – scrive Agamben, noto per i suoi studi di filosofia – abbiamo mostrato l’ingiusta discriminazione di una classe di cittadini esclusi dalla normale vita sociale che consegue all’introduzione del cosiddetto green pass. Questa discriminazione è una conseguenza necessaria e calcolata, ma non lo scopo principale dell’introduzione della tessera verde, che ha di mira non i cittadini esclusi, ma l’insieme della popolazione che ne è munita”. Qui il ragionamento va alla radice della questione: “La finalità che i governi perseguono attraverso di essa è, infatti, un controllo minuzioso e incondizionato su qualsiasi movimenti dei cittadini, del tutto analogo al passaporto interno che nel regime sovietico ognuno doveva avere per potersi spostare da una città all’altra. Il controllo è però in questo caso ancora più assoluto, perché riguarda qualsiasi movimento del cittadino, che dovrà esibire il green pass a ogni suo movimento, anche per andare al cinema, assistere a un concerto o sedersi a un ristorante”.
I cittadini che sono contenti di essersi vaccinati e di ricevere in ‘premio’ il green pass, in realtà, sono stati messi sotto controllo da parte del nuovo sistema di potere dominante. “Il cittadino non tesserato – sottolinea Agamben – sempre sarà, paradossalmente, più libero di colui che ne è munito e a protestare e a ribellarsi dovrebbe essere proprio la massa dei tesserati, che d’ora in poi saranno censiti, sorvegliati e controllati in una misura che non ha precedenti anche nei regimi più totalitari. E’ significativo che la Cina abbia annunciato che manterrà i suoi sistemi di tracciamento e di controllo anche dopo la fine della pandemia. Come dovrebbe essere evidente, nel green pass non è in questione la salute, ma il controllo della popolazione e prima o poi anche i tesserati avranno occasione di comprenderlo a loro spese”.