- Appuntamento oggi alle 15,00 a Roma davanti Montecitorio. la manifestazione è organizzata da dai Senatori Saverio De Bonis e Gregorio De Falco, dal Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, dalla rete dei Sindaci per il ‘Recovery Sud’, dai Liberi Agricoltori di Calabria, Campania, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Puglia
- Ci saranno anche i rappresentanti dei comitati che si battono per bloccare l’Autonomia differenziata. I partiti che vogliono fregare Sud e Sicilia: Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva di Renzi e Liberi e Uguali
- I presidenti delle Regioni del Sud e il presidente della Regione siciliana che fine hanno fatto? Fino ad ora ha aderito alla manifestazione solo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano
Appuntamento oggi alle 15,00 a Roma davanti Montecitorio. la manifestazione è organizzata da dai Senatori Saverio De Bonis e Gregorio De Falco, dal Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, dalla rete dei Sindaci per il ‘Recovery Sud’, dai Liberi Agricoltori di Calabria, Campania, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Puglia
Oggi sapremo se il Sud e la Sicilia contano qualcosa nel dibattito politico nazionale. I fatti sono noti. Il Governo di Mario Draghi – quello bravo, quello che ha appena intruppato l’ex Ministra Elsa Fornero, quella del massacro dei pensionati e degli esodati – ha deciso di scippare a Sud e Sicilia i fondi del Pnrr. Ufficialmente, a Sud e Sicilia dovrebbe andare il 40% di poco meno di 200 miliardi di euro. Di fatto, l’economista Gianfranco Viesti ha scoperto che a Sud e Sicilia arriveranno 10 miliardi di euro e non 80 miliardi di euro. Forse ne potrebbero arrivare altri 10, di miliardi: ma non è detto, perché i Comuni del Sud e della Sicilia, negli ultimi venti anni, invece di bandire concorsi pubblici per reperire personale qualificato, hanno ‘imbarcato’ precari, ovvero personale raccogliticcio. Il risultato è che gli uffici tecnici del Comuni del Sud e della Sicilia non saranno in grado di intercettare i fondi che verranno messi a bando. Insomma, il disastro per Sud e Sicilia sembra assicurato. Si potrebbe fare qualcosa? Sì: convincere il Governo Draghi ad assegnare al Sud e Sicilia gli 80 miliardi di euro a prescindere dai fondi che verranno messi a bando. E’ questo il senso della manifestazione che andrà in scena oggi alle 15,00, a Roma, in Piazza Montecitorio.
Ci saranno anche i rappresentanti dei comitati che si battono per bloccare l’Autonomia differenziata. I partiti che vogliono fregare Sud e Sicilia: Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva di Renzi e Liberi e Uguali
La manifestazione di oggi è stata organizzata dai Senatori Saverio De Bonis e Gregorio De Falco, dal Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, dalla rete dei Sindaci per il ‘Recovery Sud’, dai Liberi Agricoltori di Calabria, Campania, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Puglia. Dovrebbero partecipare anche i rappresentanti dei comitati che si battono per bloccare l’Autonomia differenziata. Eh già, perché per finire di ‘fottere’ Sud e Sicilia l’attuale Governo nazionale sta provando ad applicare l’Autonomia differenziata, nota anche come ‘Secessione dei ricchi’, che, una volta entrata a regime dovrebbe consentire alle Regioni del Nord Italia – soprattutto Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna – di drenare a Sud e Sicilia altri 60-70 miliardi di euro all’anno. Insomma: Sud e Sicilia – questo il progetto del Governo Draghi e dei partiti che lo sostengono: Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva di Renzi e Liberi e Uguali – non solo prenderebbero gli ‘spiccioli’ dei quasi 200 miliardi di euro di Pnrr, ma pagherebbero le ‘rate’ delle restituzione di metà del Pnrr (cioè della quota calcolata come prestito, circa 100 miliardi di euro) e, in più, si vedrebbero ‘alleggeriti’ di altri 60-70 miliardi di euro all’anno! Fine degli scippi? No. il Governo Draghi – con il Ministro grillino Stefano Patuanelli – ha ‘novellato’ i criteri per l’assegnazione delle risorse FEARS. Morale: nella prossima Programmazione le agricolture delle Regioni del Sud e della Sicilia perderebbero non meno di un miliardo di euro.
I presidenti delle Regioni del Sud e il presidente della Regione siciliana che fine hanno fatto? Fino ad ora ha aderito alla manifestazione solo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano
Questi i fatti nudi e crudi. Da qui la manifestazione di protesta di oggi. E le Regioni del Sud che dicono? Che dicono i presidenti delle Regioni merdionali? L’Unico che fino a questo momento ha preso posizione è stato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) deve tener fede agli obiettivi di coesione indicati dall’Unione Europea e individuare con chiarezza gli obiettivi territoriali. Per questo condivido le ragioni di chi mercoledì (cioè domani ndr) andrà in piazza a Roma a manifestare per chiedere equità tra Nord e Sud e chiedo ai Presidenti delle Regioni del Sud di riprendere il percorso già avviato un anno fa per fare fronte comune insieme ai Sindaci meridionali e difendere insieme lo spirito del Recovery Fund”. E gli altri? S attendono notizie…
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