Oggi a Roma – tenetevi forte! – va in scena il pre-Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari. Minchia, papà! Tre giorni di “intensi dibattiti” – 19, 20 e 21 Luglio – con le guide ‘ispirate’ del Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, e del Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi. E di cosa parleranno questi ‘scienziati’? Di un argomento eccelso: “Impegno globale per la trasformazione dei sistemi alimentari”. Insomma, questi signori dell’economia globalizzata ci vogliono bene: vogliono tutelare la nostra salute! Ma ci rendiamo conto dell’importanza di questo appuntamento con la storia? Leggete quello che dice l’europeista Mario Draghi: “Vogliamo affrontare la questione della sicurezza alimentare all’interno del nostro ampio programma come Presidenza del G20. Insieme alle Nazioni Unite e alle sue agenzie con sede a Roma, l’Italia si impegnerà con i suoi partner per promuovere un’agricoltura migliore, filiere produttive sostenibili e stili di vita salutari. Mi aspetto che tutti si uniscano a noi in uno sforzo globale per proteggere l’ambiente con azioni significative” (qui potete leggere il resto del programma dei lavori).
Commenta Santo Bono, tra i protagonisti del Movimento Terra è Vita: “Ma questi pensano di avere a che fare con i cretini? Parlano di sistemi alimentari, di cibo, per poi consentire di farci alimentare con il grano al Glifosate (o glifosato), con il vino annacquato, con la mozzarella blù, con l’olio d’oliva extravergine a 2.50 euro a bottiglia, con i vitelli estrogenati. Penso che basta per capire che ci vogliono prendere ancora in giro, per non dire altro. A cominciare dal primo Ministro Mario Draghi. Loro sanno benissimo cosa fare. Proporre queste iniziative è pura demagogia, è offendere la nostra intelligenza, come dice qualche Arca di Scienza”. Impossibile dare torto a Santo Bono. Ricordiamo che l’Unione europea, tra il 2011 e il 2013, ha stravolto i regolamenti europei sul glifosato e su altri contaminanti. Oggi, grazie ai regolamenti europei stravolti, i prodotti pieni di glifosato che arrivano sulle nostre tavole non si contano più. Magari c’è chi si riesce a difendere almeno un po’: ma solo un po’, perché il 97% dei prodotti commercializzati nel nostro Continente contiene residui di glifosato! Poi ci sono altri contaminanti: le micotossine, i metalli pesanti, i residui di pesticidi e via continuando. Se andiamo ad esaminare i principali prodotti di quella che dovrebbe essere la Dieta Mediterranea ci accorgiamo che il binomio Unione europea-globalizzazione dell’economia oggi ha avvelenato quasi tutto: per la pasta è una corsa a ostacoli per portare in tavola quella senza gifosato; è una corsa a ostacoli per non portare a tavola il pomodoro cinese o africano pieno di pesticidi; è una corsa a ostacoli per non portare a tavola olio d’oliva extra vergine prodotto chissà come e chissà dove (vedi l’olio d’oliva deodorato); è una corsa a ostacoli per non portare a tavola frutta e ortaggi avvelenati dai pesticidi.
Poi arrivano l’ONU e l’Unione Europea e ci vengono a raccontare che bisogna “migliorare l’agricoltura”, valorizzare la “qualità dei prodotti” e bla bla bla. Tutte parolone smentite dai fatti. Ha ragione Santo Bono: ci prendono per cretini. Questi pensano veramente di avere a che fare con dei coglioni che credono a tutte le favole che gli ‘esperti’ vanno a raccontare in questi costosi-simposi che servono soltanto a fare guadagnare soldi a chi li organizza. Siamo certi che la ‘Grande informazione’ dedicherà grande spazio a questa tre giorni sul nulla mescolato con il niente dove, come si direbbe a Sciacca, le “minchiazze” che racconteranno saranno solenni. Finita la recita di questa inutile tre giorni, il grano – duro e tenero – sarà sempre quello al glifosato; le lenticchie saranno al glifosato; gli ortaggi, oltre a non avere sapore, saranno concentrati di veleni; idem per la frutta (ormai – al di là di alcune eccezioni – immangiabile la frutta estiva). Come si direbbe in Sicilia: pensano veramente di essere credibili?
Foto tratta da greenMe