- Proseguono gli sbarchi di migranti in Sicilia in piena pandemia. E anche le fughe di migranti dai centri di accoglienza: a Pozzallo hanno appiccato un incendio per fuggire
- Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo: “Ci vuole più attenzione verso una particolare categoria di immigrati, quelli tunisini, che scappano dai propri paesi non per fame ma per mettere in atto attività a delinquere”
- In Tunisia la pandemia è sempre più aggressiva: aumentano i contagi e i ricoverati. Ma questo non frena il flusso di migranti verso la nostra Isola
Proseguono gli sbarchi di migranti in Sicilia in piena pandemia. E anche le fughe di migranti dai centri di accoglienza: a Pozzallo hanno appiccato un incendio per fuggire
Migranti che scappano dal centro di accoglienza di Siculiana. Migranti che scappano dal centro di accoglienza di Pozzallo. Una domanda è d’obbligo: in tempo di pandemia, con le varianti che impazzano, tutto questo è normale? A nostro modesto avviso, quello che succede è semplicemente assurdo. In Australia e in Nuova Zelanda stanno tutto sommato riuscendo a contenere il virus con le chiusure: quando chiudono tutto – imponendo controlli severi a quei pochi soggetti che entrano nei propri Paesi – la presenza del virus viene azzerata. Poi, però, siccome c’è il problema del turismo riaprono con grandi cautele, ma i focolai si formano lo stesso. E richiudono tutto. Da un anno e mezzo fanno così. La Sicilia, invece, è un porto di mare. I migranti che arrivano a Lampedusa ormai sono la norma. Vengono trasferiti a Porto Empedocle addirittura sulle navi di linea: le stesse navi dedicate ai cittadini e ai turisti! Una volta giunti a Porto Empedocle di questi migranti non si sa più nulla. Nessuna informazione da Roma e dal Governo regionale. Si sa che una parte di tali migranti rimane in Sicilia e che una parte viene trasferita in altre Regioni italiane. Ogni tanto i migranti fuggono – com’è avvenuto nei giorni scorsi a Siculiana, provincia di Agrigento e com’è avvenuto oggi a Pozzallo dove hanno appiccato un incendio per creare confusione e darsela a gambe. Ogni tanto si viene a sapere che una parte dei migranti fuggiti viene riportata nei centri di accoglienza. Altre volte dei migranti fuggiti non si sa più nulla.
Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo: “Ci vuole più attenzione verso una particolare categoria di immigrati, quelli tunisini, che scappano dai propri paesi non per fame ma per mettere in atto attività a delinquere”
I migranti portano virus? Sì, ma non si deve dire. Inutile ribadire che i cosiddetti tamponi lasciano il tempo che trovano. Perché con questo virus tutto è imprevedibile. Un migrante risultato negativo alle analisi può diventare positivo qualche giorno dopo. Questo lo sanno tutti, ma si fa finta di non saperlo. Oggi il sindaco di Pozzallo, Roberto Anmmatuna – politico favorevole da sempre all’accoglienza di migranti – ha rilasciato una dichiarazione che fa spavento, parole che noi leggiamo sul quotidiano La Sicilia: “Ci vuole più attenzione verso una particolare categoria di immigrati, quelli tunisini, che scappano dai propri paesi non per fame ma per mettere in atto attività a delinquere… L’attività di quarantena per contatti con positivi li costringe a stare troppo a lungo in isolamento. E’ chiaro che i disordini si creano solo quando in struttura arrivano ceppi di migranti di nazionalità tunisina. Si dovrà studiare al più presto una soluzione”. Ammatuna fa riferimento a quanto avvenuto oggi nel centro d accoglienza di Pozzallo, dove i migranti – a quanto pare tunisini – hanno dato fuoco ai materassi per creare il caos e darsi alla fuga. Trenta di loro o giù di lì hanno raggiunto l’obiettivo: approfittando della confusione sono scappati e hanno fatto perdere le loro tracce. Se è vero ciò che dice il sindaco di Pozzallo, la Sicilia si ritrova con trenta migranti che potrebbero contribuire a diffondere il virus e con soggetti pronti a delinquere.
In Tunisia la pandemia è sempre più aggressiva: aumentano i contagi e i ricoverati. Ma questo non frena il flusso di migranti verso la nostra Isola
Stupisce l’indifferenza delle autorità italiane verso il fenomeno dei migranti tunisini che arrivano in Sicilia. Questo non soltanto per quanto affermato dal sindaco di Pozzallo sui migranti possibili delinquenti, ma anche perché la pandemia, in Tunisia, diventa ogni giorno più aggressiva. In questo momento il tasso di positività al virus SARS-COV-2 ed alle sue varianti, in Tunisia, è del 30,43%. Consentire ai migranti tunisini di sbarcare a Lampedusa per poi trasferirli in Sicilia è rischioso, se non folle. Eppure non gliene frega niente a nessuno. Gli stessi tunisini scappano dai centri di accoglienza della Sicilia, in piena pandemia, ed è tutto normale. La convinzione è i vaccini anti-Covid dovrebbero tutelare la popolazione. Vedremo cosa succederà da qui a Dicembre.
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