A chi parla di dittatura sanitaria, Carfagna risponde: “Il dittatore è il virus, non chi lavora per contrastarlo. E’ il virus che ci ha chiuso in casa per oltre un anno, ci ha impedito la socialità, ha impoverito milioni di famiglie. Dire no a misure di vigilanza e contenimento significa rischiare una quarta ondata.
L’esperienza dell’estate scorsa dovrebbe averci insegnato qualcosa. Nessuno può permettersi un altro stop and go”.
Quanto al modello francese, la ministra sottolinea: “Io starei attenta a replicare schemi importati dall’estero. Penso che da noi sia difficile utilizzarlo per trasporti pubblici, bar e ristoranti, dove fra l’altro le misure a tutela della salute pubblica sono sempre state rispettate. Mentre sarebbe opportuno per grandi eventi, viaggi aerei o discoteche, dove il pericolo di assembramento è alto”. Una via italiana “mi pare che sia una soluzione ragionevole. E anche praticabile. Inutile imporre qualcosa che poi è difficile far rispettare”, aggiunge.
(ITALPRESS).
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