Sbarra ritiene che sia “il momento di accelerare, per dare un segnale di concretezza”. Il testo “che ci è stato anticipato accoglie molte delle nostre rivendicazioni, a cominciare da quella di costruire un impianto universale, solidaristico e inclusivo. Finalmente entrano nel sistema degli ammortizzatori le aziende con meno di 5 dipendenti e i lavoratori autonomi. Bisogna però entrare di più nei contenuti e soprattutto il tema centrale resta quello delle risorse. In una fase transitoria è indispensabile un intervento della fiscalità generale, proprio perchè parliamo delle piccole aziende, che più delle altre hanno pagato il prezzo della crisi. E dopo, bisognerà trovare delle soluzioni ragionevoli ed equilibrate, che non pesino eccessivamente sul costo del lavoro. Soprattutto, gli ammortizzatori devono andare di pari passo con le politiche attive».
(ITALPRESS).
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