Dopo aver colpito il Nord Italia, il maltempo si sposterà verso Sud. Così raccontano le previsioni. Arriverà anche in Sicilia? L’alluvione di Palermo del 14 Luglio non è stata dimenticata (tra l’altro, chi ha subito danni non è stato risarcito: a Palermo è una cosa normale). Nel Nord i danni sono stati veramente tanti. L’articolo pubblicato da ITALIAFRUIT NEWS è impressionante: “Martedì nel Torinese e nel Mantovano sono piombati chicchi di grandine grossi come mele, del diametro di sei centimetri (come dimostra la foto sopra, pubblicata dal Corriere della Sera). Nella zona del Garda, a causa di una tromba d’aria, una scuola media e un hotel sono rimasti senza tetto. Un tornado, in Veneto, si è abbattuto sull’altipiano di Asiago. Disagi anche in val d’Ossola (Piemonte) per un’alluvione e all’aeroporto di Milano Malpensa, dove un Boeing dell’Emirates è rientrato d’emergenza a causa di una grandinata che ha danneggiato vetri e fusoliera”. Chicchi di grandine enormi, tornadi, trombe d’aria: che sta succedendo al clima? Che ci siano cambiamenti climatici in corso, beh, non ci sono dubbi: resta da capire se sono frutto di errati comportamenti dell’uomo o se il clima sta cambiando a prescindere dalle attività umane.
Intanto i danni sono incalcolabili, soprattutto in agricoltura. In alcune aree della Lombardia, del Piemonte e del Veneto ci sono aziende agricole che sono state letteralmente massacrate dal maltempo. Lungo tutta la Penisola, stando ai dati dell’European Severe Weather Database (Eswd), sono stati contati 426 eventi estremi. Si passa da un caldo asfissiante (due giorni fa in Sicilia si contavano 41 gradi) a piogge torrenziali e a gradinate eccezionali. In agricoltura i danni riguardano mais, grano, soia, girasole, pomodori e, in generale, ortaggi in pieno campo con terreni allagati, alberi sradicati e serre scoperchiate. Danni su danni. Del clima difficile nel Nord Italia ha scritto nei giorni scorsi Mario Pagliaro. Il Sud fino ad oggi non ha registrato danni, tant’è vero che la raccolta del grano si è risolta nel migliore dei modi possibili. Quello che succederà nelle prossime settimane non si sa. Ciò che si sa, con riferimento alla Sicilia, è che anche dalle nostre parti è in corso un processo di desertificazione, illustrato qualche anno fa dall’ecologo Silvano Riggio.
Commenta la Coldiretti: “Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni non impatta solo sul turismo ma ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti”.