Molteplici le misure proposte tra cui, centrale, l’attribuzione di un prezzo al carbonio unitamente alla creazione di un fondo sociale; l’obiettivo è il passaggio dalla tassazione dell’energia basata sui volumi a una basata sul contenuto energetico dei combustibili. Tra le altre: diminuzione delle imposte sull’elettricità (da un euro a Megawatt/ora a 58 centesimi) al fine di stimolare la vendita di veicoli elettrici e stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035.
Il nuovo sistema sarà applicato gradualmente dal 2023 e prevederà anche la creazione di un nuovo mercato della CO2 per il trasporto su gomma e per gli edifici. L’ambizione è la creazione di un fondo sociale per clima di 70 miliardi in 7 anni, attraverso il quale l’Ue sarebbe in grado di cofinanziare al 50% regimi di incentivazione nazionale relativi all’acquisto di auto a zero emissioni e la riqualificazione.
Ancora, gli Stati membri condividono la responsabilità di rimuovere il carbonio dall’atmosfera anche attraverso la rimozione del carbonio dai pozzi naturali entro il 2030. Inoltre, sentono impellente la necessità di una combinazione di misure per affrontare l’aumento delle emissioni nel trasporto stradale per integrare lo scambio di emissioni. Infine, una direttiva sull’energia rinnovabile fisserà un obiettivo maggiore per produrre il 40% della nostra energia da fonti rinnovabili entro il 2030.
Affinchè il Green Deal europeo si concretizzi e l’Europa diventi il primo continente al mondo neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 è fondamentale rispettare questi obiettivi.
(ITALPRESS).
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