Adesso è una corsa a riscrivere la Microbiologia. I contagi sono di nuovo in aumento e di chi sarebbe la responsabilità? Dei non vaccinati! Possibile? Come stanno le cose le ha spiegate in modo chiaro (chiaro, ovviamente, per chi ‘mastica’ almeno un po’ di Microbiologia e non va per sentito dire) il professore Andrea Crisanti che, non a caso, è docente di Microbiologia presso l’Università di Padova. Intervistato, nei giorni scorsi, da Radio Cusano Campus Crisanti ha spiegato: “Il mondo non ha la capacità di aggiornare i vaccini alle varianti alla velocità con cui muta SARS-CoV-2… Per riformulare il vaccino occorrono un paio di mesi e mezzo anno per distribuirlo, ma nel frattempo il virus ha galoppato. Una cosa è vaccinare centinaia di migliaia di persone all’anno per l’influenza, altra cosa è vaccinare ogni anno decine di milioni di persone”. In parole semplici, ‘inseguire’ un Coronavirus con i vaccini è come soffiare nel vento. Sicuramente conviene alle multinazionali farmaceutiche che producono e vendono i vaccini anti-Covid, multinazionali che oggi condizionano i Governi, l’informazione e i social, ma non ha alcun senso sotto il profilo scientifico. Perché i Coronavirus, per definizione, mutano a ritmo continuo e producono varianti che sfuggono ai vaccini, come sta succedendo nel Regno Unito e in Israele.
Che fare, allora? L’unica strada da seguire per cercare di fermare il virus con le sue varianti in piena spinta – questo in sintesi il ragionamento del professore Crisanti – è il blocco della libera circolazione delle persone. Crisanti ha citato gli esempi di Australia e Nuova Zelanda, dove i controlli in entrata e in uscita delle persone sono rigidissimi. E dove, nonostante i controlli, non mancano i focolai. La Nuova Zelanda, nell’Aprile dello scorso anno, aveva eliminato il virus bloccando la libera circolazione delle persone. Ogni volta che riapre le frontiere il virus torna. Tenendo aperte le frontiere – come sta facendo l’Italia dove arrivano turisti, crocieristi e migranti – arrivano inevitabilmente le varianti del virus. L’intervista su Radio Cusano Campus al professore Crisanti è stata ripresa da ilsussidiario.net. Se vi interessa trovate l’originale sulla rete. L’unica speranza, in questo momento, è che gli attuali vaccini anti-Covid funzionino anche contro le varianti: che significherebbe solo infezioni lievi per i vaccinati senza ospedalizzazione. Purtroppo, fino a questo momento, le notizie che arrivano dal Regno Unito sono contrastanti: la nuova ondata, da quelle parti, sta colpendo tutti, vaccinati e non vaccinati e all’ospedale sono finiti vaccinati e non vaccinati, per ora con numeri contenuti. La seconda notizia è che ci sono anche i deceduti con numeri sempre contenuti, ma con la precisazione che, nel Regno Unito, il numero di deceduti vaccinati supera il numero dei deceduti non vaccinati. Ed è anche logico: siccome le varianti del virus aggirano i vaccini e colpiscono vaccinati e non vaccinati, e siccome i vaccinati nel Regno Unito sono l’80%, ecco spiegato perché il numero dei deceduti vaccinati supera il numero dei deceduti non vaccinati.
I vaccinati – che pensavano di aver risolto il problema Covid – si dovrebbero ricordare che, quando hanno accettato di vaccinarsi, gli è stato detto di continuare a indossare la mascherina e di continuare a mantenere le precauzioni, perché gli attuali vaccini non tutelano dall’infezione, ma dalla malattia. I vaccinati, invece di affidarsi ai luoghi comuni messi in giro ad arte da chi vuole ancora guadagnare con i vaccini, dovrebbero riflettere sul fatto che un Coronavirus – compreso il SARS-COV-2 – produce mutazioni o varianti che dir si voglia in quantità industriali. E il problema – il vero problema, come ha spiegato il professore Crisanti – è che è impossibile andare dietro alle varianti del virus con i vaccini, perché per vaccinare milioni e milioni di persone ci vogliono almeno sei mesi (con l’organizzazione del Regno Unito e di Israele, che in sei mesi sono riusciti a vaccinare quasi per intero le rispettive popolazioni) e in sei mesi si producono altre varianti che vanificano i nuovi vaccini. Non è difficile capire la spiegazione del professore Crisanti: anche chi non ha dimestichezza con la scienza, se mette un po’ di impegno, lo comprende.
Foto tratta da Basilicata 24
Visualizza commenti