Sul Titanic

Salvini “Da PD e M5s solo problemi, Governo avanti anche senza Conte”

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  • Il leader della Lega ricostruisce a modo suo – e a propria convenienza – la storia della riforma della Giustizia. Dimenticando che è stato lui a mettere in crisi il Governo tra grillini e leghisti
  • Salvini mette assieme grillini e PD. E non distingue tra Beppe Grillo, che vuole il Movimento 5 Stelle ‘schiacciato’ dentro il PD, e Giuseppe Conte che invece si va smarcando dal PD e dal Governo Draghi

Il leader della Lega ricostruisce a modo suo – e a propria convenienza – la storia della riforma della Giustizia. Dimenticando che è stato lui a mettere in crisi il Governo tra grillini e leghisti

Matteo Salvini non perde il gusto delle spacconate. E prende anche qualche cantonata, là dove accomuna Beppe Grillo e Giuseppe Conte, che ormai ‘viaggiano’, politicamente parlando, su binari diversi. ITALPRESS riprende alcune dichiarazioni di Salvini al Corriere della Sera, con riferimento alla riforma della Giustizia. Dove il leader della Lega si cimenta in una ricostruzione parziale e di parte dei fatti: “La riforma Bonafede ora corretta dal nuovo Guardasigilli Marta Cartabia, nel 2019 la votammo con l’impegno a riformare entro un anno anche la giustizia civile e penale e a ridurre la durata dei processi. Conte e Bonafede non hanno mantenuto le promesse. E oggi ci sono oltre 5 milioni di processi in arretrato, con più di 200 magistrati fuori ruolo, cioè che non fanno il loro lavoro…”. Salvini dimentica di dire che è stato lui a interrompere l’esperienza del Governo tra Movimento 5 Stelle e Lega. Una volta finito al Governo con il PD, la riforma della Giustizia di Bonafede è stata bloccata. In realtà, la riforma della Giustizia dei grillini non l’ha mai voluta il centrodestra e non l’ha mai voluta il centrosinistra. E adesso non la vogliono nemmeno i grillini governativi che fanno capo a Beppe Grillo, che si sono accodati alla riforma Cartabbia, che mette d’accordo centrodestra e centrosinistra. E proprio su questo si potrebbe consumare la scissione del Movimento 5 Stelle.

Salvini mette assieme grillini e PD. E non distingue tra Beppe Grillo, che vuole il Movimento 5 Stelle ‘schiacciato’ dentro il PD, e Giuseppe Conte che invece si va smarcando dal PD e dal Governo Draghi

E le firme che la Lega sta raccogliendo per i referendum sulla Giustizia? Per Salvini non sono una contraddizione con la linea del Governo di Mario Draghi: “Anzitutto perché le materie su cui chiediamo le firme non riguardano la riforma. E poi perché i referendum sono un binario che corre parallelo a quello del Governo. Se non ci fosse, il Parlamento si fermerebbe”. Riguardo alla possibilità che il M5s o una sua parte si sfili in Parlamento, Salvini spiega: “Se hanno fatto confusione prima, figuriamoci dopo. Noi siamo la garanzia per Draghi e Cartabia. M5S e PD creano solo problemi”. Su Giuseppe Conte, che si è detto contrario alla riforma, Salvini aggiunge: “Spero che vinca Draghi e che perdano Conte e Grillo”. E qui Salvini non sappiamo se ignora o fa finta di ignorare che Conte e Grillo, sulla riforma della Giustiia sono su posizioni contrapposte: “Conte farà di tutto per mandare a casa Draghi perché lo accusa di avergli rubato il posto. L’altro è felice per ogni impresa che chiude, figuriamoci…”. E se l’ex premier tenterà di far cadere il governo? “Cercheremo di impedirlo con ogni mezzo democratico – risponde Salvini -. Ma sa cosa le dico? Facciano quel che credono, tanto il governo va avanti lo stesso. Ai 5 Stelle, ma anche a Letta, dico chiaro che non si sta dentro il governo per dire no. Ci si sta per costruire. Se vogliono distinguersi o rompere, si accomodino. Davanti a noi abbiamo un’occasione straordinaria che lascerà il segno per i prossimi vent’anni – afferma ancora Salvini – Sarebbe un delitto sprecarla”.
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