Sul Titanic

Regione siciliana, continua la vergogna dei tirocinanti dell’Avviso 22 non pagati. I soldi ci sono ancora?

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  • La nostra domanda non è campata in aria, perché la Regione siciliana è in bolletta. Non è che i fondi di questo Avviso sono stati utilizzati per altre finalità? Questo dubbio è nostro e non dell’autore di questo articolo
  • Non è che questi Avvisi, invece di dare lavoro a chi vi partecipa, servono per fornire alle aziende lavoratori a costo zero? 
  • L’assessore regionale Antonio Scavone, in questa vicenda, si comporta come se lui fosse ‘terzo’ 

da Oreste Lauria
portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22 della Regione siciliana
riceviamo e pubblichiamo

La nostra domanda non è campata in aria, perché la Regione siciliana è in bolletta. Non è che i fondi sono stati utilizzati per altre finalità? Questo dubbio è nostro e non dell’autore di questo articolo

Al silenzio delle istituzioni della politica regionale siciliana abbiamo deciso di rispondere urlando, a
tutti i possibili interlocutori, la vergognosa gestione dei pagamenti dei tirocinanti dell’Avviso 22/2018
e il nostro sdegno per il colpevole comportamento delle istituzioni politiche regionali, in primis il
Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che, più volte chiamato in causa, ha pensato bene
di lavarsene le mani. L’Avviso 22/2018 è un bando della Regione siciliana che ha coinvolto in tre anni ben 6000 tirocinanti,
che, attraverso degli stage pagati con i fondi europei, avrebbero dovuto imparare le basi di un mestiere
e poi trovare, in seguito, delle soluzioni lavorative congrue. Tutto ciò documentando ampiamente
e giornalmente le ore lavorative e la tipologia di lavoro svolto. Per i sei o 12 mesi di stage, ai tirocinanti
sarebbe inoltre andato un rimborso di 500 € mensili, pagati, come si può facilmente evincere dal Bando, bimestralmente.

Non è che questi Avvisi, invece di dare lavoro a chi vi partecipa, servono per fornire alle aziende lavoratori a costo zero? 

Qui, il mistero si infittisce. Infatti al termine del tirocinio, pochissimi fortunati ricevono i dovuti
rimborsi e ancora meno sono assunti dalle aziende coinvolte. Insomma, a pensar male, sembra il solito
giro vizioso che alla fine favorisce solo le aziende che si trovano gratis dei lavoratori. Sfruttato questo bando si passa ad un altro.
6000 cittadini siciliani abbandonati al proprio destino costretti a lottare, oltre che contro le difficoltà
economiche di questo periodo storico, anche contro una burocrazia farraginosa ed incompetente.
Ancora oggi, per i ritardi accumulati nel tempo, la maggior parte dei tirocinanti attende di
essere pagata. Oltre a denunciare perciò questa paradossale vicenda, è necessario porre l’accento anche sulla
gravissima mancanza di comunicazione con l’assessorato regionale competente e di conseguenza con il
Dipartimento lavoro della Regione siciliana. Salvo rari casi, non è stato possibile avere un riferimento
interno per conoscere lo stato di avanzamento delle pratiche dei tirocinanti. Telefoni che squillano a
vuoto, dipendenti che, se rispondono, non si occupano dell’Avviso 22.

L’assessore regionale Antonio Scavone, in questa vicenda, si comporta come se lui fosse ‘terzo’ 

Per finire, dulcis in fundo, l’assessore al Lavoro Antonio Scavone, il quale, non sapendo che pesci prendere, ha dichiarato
nel primo servizio di Striscia la Notizia andato in onda il 21 Febbraio 2020, con tanto prova televisiva,
che i tirocinanti entro un mese avrebbero avuto il pagamento spettante, ma nessuno ad oggi è stato
pagato regolarmente. Si scarica la responsabilità sulla burocrazia e su un sistema particolarmente farraginoso.
Nel secondo servizio di Striscia la Notizia, andato in onda il 7 Novembre 2020, si racconta che gli enti promotori
non forniscono le esatte integrazioni documentali. Chi ha partecipato a questo bando, non lo ha di certo fatto per 500 € al mese
ma nella speranza di poter essere finalmente inserito nel mondo del lavoro in maniera definitiva.
Con quest’ultima presa in giro la Regione siciliana colpisce la dignità di 6000 famiglie che vivono
situazioni di disagio economico e frena ancora una volta il riscatto dei giovani e meno giovani disoccupati siciliani.
E per finire vogliamo quanto ci spetta per il tirocinio già svolto.

Foto tratta da Medical Excellence Tv

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