Danilo D’Argenio, 22 anni, è morto per arresto cardiaco fulminante. Era nato a Grottolella, in provincia di Avellino. Stava partecipando ad una festa di famiglia quando, improvvisamente, si è accasciato al suolo senza vita. Così il matrimonio dei cugini, a Capaccio Paestum, provincia di Salerno, si è trasformato in un dramma. E i soccorsi? L’ambulanza è arrivata, anche se c’è qualche polemica: i familiari, nell’esposto-denuncia che hanno presentato alle autorità, si chiedono se i soccorsi siano scattati in tempo. Come leggiamo su IL GAZZETTINO.it, “Il legale della famiglia del giovane avellinese ha depositato un esposto-denuncia in Procura. Due sono gli aspetti su cui i familiari vogliono fare chiarezza. Il primo è per verificare se ci siano state eventualmente responsabilità o ritardi nelle operazioni di primo soccorso nella struttura alberghiera che ospitava il matrimonio, dove il 22enne si è sentito male ed è morto. Il secondo, invece, mira a chiarire se ci siano eventuali connessioni del malore con la somministrazione del vaccino monodose Johnson&Johnson a cui si era sottoposto Danilo lo scorso 10 giugno”. Siamo davanti, insomma, all’ennesima ‘correlazione temporale’ tra vaccinazione anti-Covid e decesso. Ora toccherà alle autorità – mediche e giudiziarie – stabilire come sono andare le cose e quali possono essere state le cause di questo ennesimo decesso. In ogni caso un fatto è certo: c’è, com’è avvenuto in tante altre morti, la citata ‘correlazione temporale tra vaccino anti-Covid e morte.