Ma che combina, presidente Musumeci? Chi le ha consigliato di firmare l’Ordinanza su vaccini & lavoratori?

9 luglio 2021
  • Come si può firmare un atto del genere? Chi sono i consulenti dell’attuale presidente della Regione siciliana?
  • Siciliani Liberi: “Il presidente Musumeci si dimetta liberandoci dalla sua presenza” 
  • Luigi Savoca, Italexit Sicilia: “Ordinanza strumentale, terroristica e propagandistica in violazione del principio di non discriminazione garantito dalla nostra Costituzione”
  • Umberto Mendola, MIAS: “Il trasferimento dei dipendenti pubblici, stabilito nell’ordinanza, si basa su un presupposto errato, cioè che i vaccini autorizzati dall’Aifa siano contro il virus SARS Cov2, mentre in realtà sono contro i sintomi della malattia Covid-19”

Come si può firmare un atto del genere? Chi sono i consulenti dell’attuale presidente della Regione siciliana?

Ma come gli è saltato in testa al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, di firmare un’ordinanza per obbligare alla vaccinazione anti-Covid, quando ormai le varianti del virus impazzano, migliaia e migliaia di lavoratori della nostra Isola? Lo sa Musumeci che nel Regno Unito le varianti aggirano i vaccini e che ci sono infettati e anche deceduti tra i vaccinati? Non gliel’hanno detto? Magari si potrebbe pensare di inviare da quelle parti una delegazione che potrebbero studiare andamento della pandemia in vista della finale di Coppa Europa che pare abbia creato un’attesa quasi escatologica tra le varianti del virus che vanno a zonzo nel Regno unito… E’ evidente che quello di Musumeci è un Governo che ha idee molto ottimistiche sull’andamento della pandemia. E chi lo consiglia deve essere un seguace di un celebre romanzo di Voltaire… Del resto, se la Microbiologia è un optional a Roma, figuriamoci in Sicilia! Però la mossa – sbagliatissima – del Governo Musumeci non sta passando inosservata.

Siciliani Liberi: “Il presidente Musumeci si dimetta liberandoci dalla sua presenza” 

Leggiamo in una nota del Movimento Siciliani Liberi: “Il Presidente della Regione che mai si è occupato dell’attuazione dello Statuto e delle competenze legislative ed esecutive di cui la Sicilia è derubata da parte dello Stato, pensa di poter avere competenze che non ha, violando la prima parte della Costituzione, dove sono scolpiti i diritti e i doveri dei cittadini, indisponibili per tutti e certamente anche per lui. La recente Ordinanza che impone in via amministrativa indiscriminatamente al 90% circa della popolazione l’obbligo vaccinale sotto il ricatto della perdita del posto di lavoro viola la riserva di legge per ogni trattamento sanitario obbligatorio, e viola altresì il disposto del Garante per la privacy, che vieta il trattamento dei dati sanitari dei lavoratori da parte dei loro datori di lavoro, spettando unicamente al medico del lavoro stabilire l’idoneità fisica a qualunque professione. Siamo in presenza, quindi, di un atto politico delirante e pericoloso, che nulla ha a che vedere con le sane politiche di profilassi, prevenzione e cura, ma che sfrutta cinicamente un clima emergenziale per avallare, con risposte isteriche, una politica che mette le mani indiscriminatamente sul corpo dei cittadini. Siciliani Liberi denuncia fermamente questo abuso ed invita Musumeci, se non è in grado di dare risposte ai drammatici problemi della Sicilia, di non cercare ‘distrazioni’ con interventi improbabili e rovinosi, e di rassegnare immediatamente le dimissioni liberandoci dalla sua presenza”.

Luigi Savoca, Italexit Sicilia: “Ordinanza strumentale, terroristica e propagandistica in violazione del principio di non discriminazione garantito dalla nostra Costituzione”

Duro anche il commento di Luigi Savoca, coordinatore di Italexit in Sicilia: “Italexit con Paragone-Sicilia, esprime la propria ferma condanna per l’Ordinanza del Presidente Regionale Musumeci che, in maniera assolutamente demagogica e priva di supporto scientifico, ha disposto lo spostamento ad altre mansioni, che non comportamento alcun contatto con il pubblico, del personale regionale non
vaccinato. Il carattere strumentale, terroristico e puramente propagandistico di questa disposizione è reso evidente dalla circostanza che non è basato su alcuna evidenza scientifica, né su rilevazioni oggettive e viene adottata, in assenza di qualsiasi disposizione legale autorizzativa, in violazione del principio di non discriminazione garantito dalla nostra Costituzione, proprio mentre gli ospedali sono praticamente svuotati e non esiste alcuna emergenza sanitaria. Al contrario, se dobbiamo stare alla pura realtà dei numeri, i contagiati aumentano dove maggiore è il numero dei vaccinati, come dimostra il caso eclatante della Gran Bretagna e come dimostra il fatto che oggi anche in Italia, dove già sono stati somministrati circa 60 milioni di vaccini, vi sono più contagiati dello stesso periodo di un anno fa, quando i contagiati erano pari a zero. Musumeci, ed il suo fido assessore Razza (Ruggero Razza, assessore alla Salute-Sanità ndr) , pensino piuttosto a rendere efficiente il servizio di assistenza domiciliare tempestivo sul territorio, affinché i pazienti che hanno sintomi vengano curati efficacemente, impedendone l’aggravamento e l’ospedalizzazione. Le cure ci sono, i farmaci pure, si pensi alla salute dei cittadini e non a misure demagogiche di stampo propagandistico ed elettorale adottate cinicamente sulla pelle dei cittadini siciliani”.

Umberto Mendola, MIAS: “Il trasferimento dei dipendenti pubblici, stabilito nell’ordinanza, si basa su un presupposto errato, cioè che i vaccini autorizzati dall’Aifa siano contro il virus SARS Cov2, mentre in realtà sono contro i sintomi della malattia Covid-19”

Sulla vicenda interviene anche il MIAS, il Movimento (Indipendentista) e Autonomista Siciliano con una nota del suo presidente Umberto Mendola: “In riferimento all’Ordinanza Contingibile ed Urgente emanata dal Presidente della Regione Siciliana in data 07.07.2021, con la quale in modo particolare ha disposto il trasferimento dei dipendenti pubblici da mansioni che prevedono il contatto con il pubblico, fa presente quanto segue: 1) Il menzionato articolo 32 della Costituzione italiana sancisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Vero è che Musumeci non prevede nell’ordinanza alcun trattamento vaccinale obbligatorio, ma è altrettanto vero che prende di mira il personale operante con il pubblico della Pubblica Amministrazione. Il principio costituzionale tutela preminentemente il diritto fondamentale alla salute dell’individuo, rispetto all’interesse collettivo. Da questo principio ne deriva che non si può in virtù di una libera scelta di trattamento sanitario dei pubblici dipendenti, far derivare una conseguenza cosi impattante nello svolgimento del lavoro, fino ad arrivare al demansionamento coatto. Se una scelta è libera la si deve rispettare, senza conseguenze discriminatorie. 2) il trasferimento dei dipendenti pubblici, stabilito nell’articolo 3 dell’ordinanza n.76, si basa su un presupposto errato, cioè che i vaccini autorizzati dall’Aifa siano contro il virus SARS Cov2, mentre in realtà sono contro i sintomi della malattia Covid-19. Quindi non preservano dal contagio da parte dei vaccinati, che alla seconda dose risultano essere nella misura del 4,6% , ma alla prima risultano essere nella misura del 58,8%. Fonte:https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/cronaca/2021/06/30/covid-in-alto-adige-1.559-positivi-dopo-il-vaccino-_58210cc5-1639-4673-9631-6dca24757789.html . Situazione di contagio certificata e confermata anche dall’Asp di Palermo con nota del 07.06.2021, indirizzata ai presidi ospedalieri da essa dipendenti. Per quanto sopra – prosegue Mendola – anche tutti i cittadini, compresi i pubblici dipendenti con prima dose non dovrebbero avere contatti con nessuno nei luoghi pubblici, ed anzi dovrebbero essere messi in quarantena poiché a forte rischio di contagio nelle prime settimane dopo la prima dose”. Per il presidente del MIAS, “la scelta politica di vaccinare la popolazione solo con la prima dose si sta rivelando scellerata, come dimostra il forte aumento di contagi fra i vaccinati con variante Delta, sia nel Regno Unito, sia in Israele che sono i due maggiori Paesi al mondo che hanno vaccinato con prima dose. Si fa appello pubblico al Presidente Musumeci di revocare in autotutela la sua ordinanza n.76, perché anche la scelta delle unità di prossimità vaccinali in ogni Comune della Regione e nei luoghi di lavoro non rispetta le garanzie costituzionali dettate dall’articolo 32 della Costituzione italiana. Bastano gli open days per dare la possibilità ai cittadini di vaccinarsi liberamente, andare fino a sotto casa con le unità vaccinali non rispetta la loro libertà e configura uno sperpero di denaro pubblico, considerando che molti cittadini siciliani non si vogliono vaccinare, come dimostrano le meticolose tabelle statistiche allegate all’ordinanza”.

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