- Il Ministro grillino Patuanelli si conferma nordista e lontano mille miglia dagli interessi reali degli agricoltori del Sud e della Sicilia
- Il “no” secco ai contratti di filiera
- Ennesima dimostrazione del perché Sud e Sicilia non debbono più votare Movimento 5 Stelle
Il Ministro grillino Patuanelli si conferma nordista e lontano mille miglia dagli interessi reali degli agricoltori del Sud e della Sicilia
Prima lo scippo delle risorse FEARS alle regioni del Sud e della Sicilia. Adesso la riproposizione dei contratti di filiera che favoriscono l’industria, non certo l’agricoltura. Insomma, il Ministro grillino e nordista delle Politiche agricole, Stefano Patanelli, è, senza ombra di dubbio – almeno se visto dal Sud e dalla Sicilia è così – il peggiore Ministro dell’Agricoltura degli ultimi anni. Riproporre ciò che ha fatto il Governo di Matteo Renzi e la Lega (Governo Conte 1) – ovvero i contratti di filiera (qui un’intervista del Ministro Patuanelli ad ITALPRESS) – è veramente incredibile. Addirittura 1,2 miliardi di euro per i contratti di filiera! Nemmeno il Governo Renzi era arrivato a tanto! Il Ministro Patuanelli e i suoi amici triestini i contratti di filiera se li vadano a ‘chiudere’ al Nord, dove gli agricoltori sono abituati da una parte a ‘nuotare’ nei fondi pubblici del Primo pilastro ai danni del Sud e, dall’altra parte, a fare comunella con gli industriali. Noi ci auguriamo che gli agricoltori del Sud e della Sicilia ignorino i contratti di filiera. Argomento che I Nuovi Vespri tratta – criticandolo – da anni.
Il “no” secco ai contratti di filiera
“I contratti di filiera bloccano i prezzi violando il principio della concorrenza – sottolinea Cosimo Gioia, produttore di grano duro -. A comandare, su tutto, sono gli industriali. Che, lo ribadisco, giocano sui prezzi bloccati e, se una cosa poi non gli garba, abbassano anche i prezzi. Sono catene. Molto più serio bloccare il grano duro malsano che arriva in Sicilia e, in generale, nei porti del Sud Italia con le navi. Ma questo postula la presenza di Governi seri, a Roma e in Sicilia”. “I contratti di filiera servono agli industriali della pasta – dice Ettore Pottino, presidente di Confagricoltura Sicilia -. Risolvono i problemi degli industriali della pasta, non certo i problemi degli agricoltori. Tutto il potere contrattuale è nelle mani degli industriali. Se un grano duro non raggiunge la percentuale di proteine da loro richiesta, loro ribassano il prezzo. Insomma, sono contratti con riserva: dove la riserva tutela gli industriali, non gli agricoltori. Ti impongono le sementi, ti impongono le concimazioni. Gli agricoltori che siglano un contratto di filiera si consegnano nelle mani degli industriali della pasta”.
Ennesima dimostrazione del perché Sud e Sicilia non debbono più votare Movimento 5 Stelle
I contratti di filiera riproposti dal Ministro grillino protagonista dello scippo di risorse finanziarie FEARS agli agricoltori del Sud e della Sicilia sono l’ennesima dimostrazione che, alle prossime elezioni – tutte le elezioni: comunali, regionali, elezioni politiche nazionali ed elezioni europee – gli elettori del Sud e della Sicilia non debbono più votare Movimento 5 Stelle, un soggetto politico che continua a penalizzare il Sud e la Sicilia.
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