Dalla Tunisia possono arrivare le varianti del virus? Sì, ma bisogna essere ottimisti
E’ vero, in caso di pandemia va bloccata la libera circolazione delle persone. Però la Sicilia sfugge a questa regola banale e superata applicata da Paesi ‘arretrati’ come Australia e Nuova Zelanda
Dalla Tunisia possono arrivare le varianti del virus? Sì, ma bisogna essere ottimisti
A Palermo, è noto, c’è cu si ‘nni sta futtennu. E tra questi non c’è solo qualche autorevole politico, ma anche i tunisini che sbarcano in città. Si tratta degli sbarchi legali, ovvero i tunisini che arrivano nel capoluogo siciliano in nave. Ebbene, molti di questi cittadini che giungono dalla Tunisia – Paese dove le varianti del virus impazzano – dovrebbero essere controllati ad uno ad uno. Ma dopo il primo tampone, come racconta il Giornale di Sicilia, si volatilizzano. Non ci crederete, ma dalle parti del Governo regionale siciliano temono che l’arrivo di tunisini con la nave che collega Tunisi con Palermo possa portare le varianti del virus – a cominciare dalla variante delta – facendo crescere i contagi nel capoluogo siciliano. E i tunisini che arrivano a Lampedusa con i barconi? No, per quelli non ci sarebbero problemi. Perché? Gli fanno il tampone prima di imbarcarli sulle carrette del mare? No, i controlli sanitari vengono effettuati a Lampedusa. Ma se rimangono a Lampedusa un paio di giorni come vengono effettuati questi controlli sanitari? Uffa, quante domande! Li fanno e basta. Poi, da Lampedusa, i migranti – compresi quelli che arrivano dalla Tunisia, dove le varianti del virus impazzano – vengono trasferiti in parte sulle navi quarantena, in parte sulla terraferma. Siamo sicuri che la Sicilia così facendo non importi virus e varianti? Sicurezza massima: tant’è vero che i migranti arrivati a Lampedusa vengono trasferiti con una nave di linea. Pensate veramente che il Governo nazionale metterebbe a rischio la salute del personale di bordo della nave di linea se non fosse sicuro che i migranti arrivati a Lampedusa sono virus-esenti? Non scherziamo! Lo possiamo dire: il Ministero degli Interni, il Ministero della Salute-Sanità e la Regione siciliana, rispetto alle varianti, sono una garanzia. I siciliani possono stare tranquilli.
E’ vero, in caso di pandemia va bloccata la libera circolazione delle persone. Però la Sicilia sfugge a questa regola banale e superata applicata da Paesi ‘arretrati’ come Australia e Nuova Zelanda
Comunque è importante che i governanti siciliani stiano cominciando a mettere nel conto la possibilità che chi arriva da altri Paesi può trasferire in Sicilia le varianti del virus. Vi sembra poco? Vedrete che, tra qualche settimana, scopriranno che, in presenza di una pandemia, bisogna bloccare la libera circolazione delle persone, come fanno in Australia e in Nuova Zelanda. I pochi che arrivano in questi due Paesi vengono bloccati in modo ‘militare’ e costretti alla quarantena. E se qualche virus sfugge ai controlli – come sta succedendo in queste ore a Sydney – si chiude per due settimane l’intera città. E allora? E allora per fortuna che in Sicilia è tutto sotto controllo. A parte questa storia del tunisini che arrivano a Palermo e poi spariscono, a parte gli ‘sbarchi fantasma’ nelle coste dell’Agrigentino e qualche volta nelle coste del Siracusano, tutto, in Sicilia, è sotto controllo. Tutto. Sono sotto controllo i turisti. Sono sotto controllo gli aeroporti dove tutti quelli che arrivano vengono controllati uno per uno. Sono sotto controllo le stazioni ferroviarie. Sono sotto controllo le navi che operano in Sicilia (quando non vanno in avaria, ovviamente). E lo Stretto di Messina? Uno pensa: da lì ogni giorno arriva un popolo. Vero: ma sono tutti controllati: tutti! E non parliamo dei croceristi; uno può pensare: arrivano i croceristi – per esempio a Palermo – e si catapultano in città come viene viene. Non è così: è tutto sotto controllo. Vi pare che la Sicilia è Sydney, dove nel tragitto dall’aeroporto al centro di quarantena hanno scoperto un’ottantina di positivi con le varianti? In Sicilia è tutto sotto controllo…
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