Gli algoritmi – che, nel nome della democrazia e, soprattutto, della plularità dell’informazione che vanno a caccia di articoli che non celebrano i vaccini anti-Codi prodotti dalle multinazionali farmaceutiche – non ce lo perdoneranno, ma noi non possiamo ignorare l’articolo postato su Facebook dal nostro vecchio amico Fonso Genchi. Si parla della sceneggiata vaccini anti-Covid in Israele (argomento che abbiamo già affrontato nell’articolo che potete leggere qui). L’articolo postato da Fonso Genchi è stato pubblicato da ARUTZ SHEVA 7 israelnationalnews.it. In questo articolo si racconta che in Israele la campagna per promuovere il vaccino contro il coronavirus va avanti a pieno ritmo. In questi giorni l’obiettivo è rappresentato dagli adolescenti: insomma, anche in Israele stanno puntando sulla vaccinazione ai minorenni. Ovviamente, nel nome della salute, non certo per i guadagni delle multinazionali farmaceutiche… Tutto questo avviene nonostante il fatto che i dati presentati dallo stesso Governo israeliano “mostrino che metà delle persone recentemente infettate da Covid-19 erano completamente vaccinate”.
Non manca la giustificazione di rito, ovvero che il vaccino anti-Covid non dà una copertura totale e bla bla bla. E infatti, come abbiamo scritto ieri, chi arriva in Israele da Paesi esteri, anche se vaccinato, va in quarantena. Un passaggio dell’articolo ci sembra molto interessante: “Inoltre, l’intelligence militare ha avvertito di un tale scenario almeno da gennaio, quando è stato pubblicato un rapporto che suggeriva che una campagna di vaccinazione di massa avrebbe portato all’emergere di ceppi resistenti al vaccino di Covid-19”. Questa è storia nota: si sa che le campagne di vaccinazioni, effettuate in piena pandemia, fanno emergere varianti resistenti ai vaccini.
QUI L’ARTICOLO ARUTZ SHEVA 7 israelnationalnews.it. PER ESTESO
Foto tratta da il Meteo
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