- Anarchia è un’idea di società nobile, che può anche non essere condivisa: ma non ha nulla a che spartire con il caos, con gli incivili e con chi non sa amministrare la città
- Per il resto, le considerazioni espresse in questo comunicato sono condivisibili
Anarchia è un’idea di società nobile, che può anche non essere condivisa: ma non ha nulla a che spartire con il caos, con gli incivili e con chi non sa amministrare la città
Che Palermo sia una città nel caos non ci sono dubbi. Lo provano i comunicati dell’Associazione Comitati Civici che ogni giorno raccontano le cose che non vanno. E ci sta anche la segnalazione che arriva dal consigliere comunale e presidente della VI commissione consiliare, Ottavio Zacco. “L’asse pedonale turistico più rappresentativo della nostra città, trasformato in Velodromo – scrive Zacco – . Il percorso Arabo-Normanno dichiarato dall’UNESCO ‘Patrimonio mondiale dell’umanità’ abbandonato al suo triste destino, un asse viario dove regna la totale anarchia, più che un’isola pedonale sembra un vero e proprio velodromo, dove sfrecciano, fregandosene dei malcapitati pedoni con passeggini a seguito e gruppi di turisti esterrefatti ed impauriti dalle gincane effettuate da bici, motorini elettrici e monopattini, causando ripetuti incidenti e costringendo i commercianti e gli avventori a litigare con una massa incontrollata di incivili”. Tutto giusto. Ma che centra l’anarchia con il caos e l’inciviltà? L’anarchia è una cosa seria e non ha nulla a che spartire con caos e cattiva educazione. L’anarchia è un’idea di società, che si può anche non condividere, ma che ha nobiltà e – lo ribadiamo – non ha nulla, ma proprio nulla a che spartire con la pessima gestione della città di Palermo da parte di un’amministrazione che dovrebbe andare a casa per manifesta incapacità. Non si pretende che tutti leggano Stato e anarchia di Bakunin, ma un po’ di rispetto per la cultura storica e politica – soprattutto da parte di chi fa politica – non guasta.
Per il resto, le considerazioni espresse in questo comunicato sono condivisibili
Tolto lo ‘scivolone’ sull’anarchia, tutto il resto del comunicato del consigliere Zacco è condivisibile: “Più che isola pedonale, la via Maqueda è diventata una zona franca dove tutto è concesso e purtroppo verso lo stesso triste destino si sta avviando via Vittorio Emanuele. Tutto questo accade malgrado nel 2018, a seguito di delibera approvata nel 2017 dal consiglio della I Circoscrizione, la pista ciclabile sia stata revocata con ordinanza dalle vie Maqueda e Vittorio Emanuele. Occorre un massiccio e costante controllo del territorio da parte della Polizia municipale con un presidio fisso coadiuvata dalle forze dell’ordine, non basta una semplice ordinanza per scoraggiare gli incivili. È compito prioritario di chi governa la città di garantire la sicurezza di turisti e cittadini”.
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