Un fatto è certo: il fronte unito di meridionalisti, autonomisti, sicilianisti e indipendentisti in vista delle elezioni regionali siciliane del prossimo anno comincia a dare fastidio alla vecchia politica siciliana. Per ora sono solo le prima schermaglie, ma – c’è da giurarci – nei prossimi mesi sarà un crescendo rossiniano contro questa iniziativa politica che punta a liberare la Sicilia dalla vecchia politica politicante. Sono cominciati gli attacchi, alcuni in malafede, altri in buona fede. Tra questi ultimi annoveriamo una presa di posizione forse un po’ troppo polemica contro il convegno di Sabato scorso a Caltanissetta. Appuntamento che, a quanto pare, non è andato a genio a GenerazioneBastaGià. Legittime le critiche, anche se forse un po’ esasperate: ma ci sta pure questo. Anche noi de I Nuovi Vespri siamo stati tirati in ballo, con riferimento al nostro articolo del 13 Giugno: “Elezioni siciliane 2022: a tappe forzate verso il fronte unico per la Sicilia. L’assemblea di Caltanissetta convocata da Identità Siciliana“. Da quello che abbiamo capito, a ‘GenerazioneBastaGià’ non è piaciuta l’associazione tra l‘assemblea di Pergusa – dove erano presenti i rappresentanti di oltre venti movimenti – e l’incontro di Caltanissetta (primo congresso di Identità Siciliana). Magari hanno ragione loro, anche se, in verità, un legame ideale c’è: comunque.
Ci ha colpiti un passaggio dell’articolo – pubblicato da CATANIA CREATIVA: “Questo continuo voler tirare dalla giacca i giovani indipendentisti organizzatori di Pergusa e tacciare come fosse il proseguo una riunione di Caltanissetta tenutasi da Identità Siciliana, alla presenza di Gilet arancioni, Vox Italia, M24 e tanta ma tanta babele, ci induce a dover per forza di cose prendere le nette ed immediate distanze e rimarcare l’assoluto diniego a suddette affermazioni di mendace natura. Che il lavoro ‘pulito’ di GenerazioneBastaGià desse fastidio, l’avevamo compreso sin dalle prime battute, ma che si arrivasse a sì tanto arrivismo legalizzato anche da parte di informazioni super partes, almeno cosi definite ci viene complesso digerirlo”. In verità, nel nostro articolo non si cita GenerazioneBastaGià. Non è nostra abitudine tirare la giacca, soprattutto a soggetti che nemmeno conosciamo. Come si evince dall’articolo, noi cerchiamo di dare al fronte unito di meridionalisti, autonomisti, sicilianisti e indipendentisti il nostro piccolo contributo di contenuti economici, sociali e politici, a partire dai temi dell’agricoltura, che per il futuro della Sicilia riteniamo strategici.
C’è un altro passaggio dell’articolo che ci ha lasciati un po’ perplessi: “Non di meno abbiamo cercato di inviare un messaggio a suddetta rubrica giornalistica che sembra fare orecchio da mercante… non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…”. Sicuramente tale affermazione non è rivolta a I Nuovi Vespri perché noi, per nostra formazione, diamo spazio a tutti. Anzi, cogliamo l’occasione per invitare gli amici di GenerazioneBastaGià, se la cosa dovesse essere di loro interesse, a intervenire: sarà nostro piacere pubblicare le loro tesi. Detto questo, visto che nel citato articolo viene preso di mira il presidente di Identità Siciliana, Erasmo Vecchio, persona che noi conosciamo ed apprezziamo dalla seconda metà degli anni ’90 del secolo passato, quando si diede vita, con un certo successo, all’esperienza di Noi Siciliani, abbiamo ritenuto opportuno raccogliere una sua dichiarazione. “Quello che posso dire – ci dice Erasmo Vecchio – è che Identità Sicilia, l’Associazione GenerazioneBastagià e tanti altri movimenti siciliani indipendentisti, autonomisti e meridionalisti sono impegnati nella costruzione di un fronte politico siciliano alternativo e antagonista ai partiti politici nazionali”.