“Fincantieri fornirà otto fregate all’Indonesia e consulenza alla Corea del Sud”: così titola SHIPPING ITALY.IT, il quotidiano on line del trasporto marittimo in Italia. Una notizia importante, perché Fincantiari gestisce anche il Cantiere Navale di Palermo. “Fincantieri – leggiamo nell’artcolo – ha reso noto di aver firmato un contratto con il Ministero della Difesa dell’Indonesia per la fornitura di sei fregate classe Fremm, l’ammodernamento e la vendita di due fregate classe Maestrale e il relativo supporto logistico”. E ancora: “Questo ordine rappresenta un successo per Fincantieri e per il Paese, che si è dotato di una flotta di 10 navi multifunzione Fremm” spiega il gruppo guidato da Giuseppe Bono. “L’accordo assume inoltre estrema rilevanza nell’ottica di rafforzamento della collaborazione tra due Paesi in un’area strategica del Pacifico”. Ancora: “Fincantieri ricoprirà il ruolo di prime contractor per l’intero programma – La costruzione delle fregate assicurerà notevoli ricadute occupazionali per diversi stabilimenti italiani del gruppo nei prossimi anni, ma anche per altre società del settore, in particolare Leonardo che fornirà il sistema di combattimento, e numerose piccole e medie imprese nazionali, e vedrà la collaborazione del cantiere locale di PT-PAL (isola di Giava)”.
Ci chiediamo e lo chiediamo al Governo siciliano e alle organizzazioni sindacali della Sicilia: le “notevoli ricadute occupazionali” riguarderanno anche il Cantiere Navale di Palermo? Non è che le otto fregate per l’Indonesia verranno realizzate solo nei Cantieri Navali del Nord Italia? Poniamo queste domande perché, di recente, abbiamo riportato la seguente dichiarazione della Fiom Cgil: “L’attività del Cantiere Navale intanto prosegue con gli altri bacini operativi, come quello da 400 mila tonnellate per le trasformazioni e le riparazioni, che per tonnellaggio è unico in Italia e il secondo nel Mediterraneo, con il bacino borbonico da 20 mila tonnellate e con lo scalo costruzioni dal quale si continuano a varare tronconi di nave. Grande attesa è riposta sul bacino da 150 mila tonnellate. Il progetto del bacino da 150 mila tonnellate, che renderà presto possibile la costruzione di navi intere, mission fondamentale per il rilancio dello stabilimento di Palermo, dopo 40 anni di inerzia della politica, sembra si stia finalmente concretizzando, con l’effettivo finanziamento di 120 milioni di euro per il suo completamento. Sono stati già eseguiti gli interventi di bonifica e consolidamento e Fincantieri ha formalizzato il suo impegno a utilizzare la nuova infrastruttura per la costruzione di nuove intere navi. Riteniamo che questo investimento sarà propedeutico per il rilancio del Cantiere di Palermo”. Alla luce di queste importanti notizie fornite dalla Fiom Cgil il Cantiere Navale di Palermo che ruolo giocherà nella costruzione delle otto fregate per l’Indonesia? Non è che, alla fine, a Palermo l’unica ‘nuova costruzione’ nell’area del Cantiere Navale di Palermo sarà il Centro congressi al posto dell’area della Manifattura tabacchi?
Foto tratta da YouReporter