Agricoltura

Riuscirà il Nord a scippare i fondi agricoli al Sud? Sì, ma questa volta finirà ‘a bordello!’

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  • L’unica cosa che potrà fermare il Ministro grillino-nordista è una grande mobilitazione culturale e sociale nel Sud e in Sicilia
  • “Quando non si è consapevoli è meglio stare zitti!”
  • Relazione dell’incontro con il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro Patuanelli del 4 Giugno 2021
  • “Il Ministro Patuanelli venga in Sicilia per un confronto chiaro e franco con i diretti interessati: gli agricoltori siciliani e le Istituzioni Siciliane 
  • Antonio Lombardo (Facciamo eco): “Non escludiamo una mozione di sfiducia per il ministro Patuanelli”

L’unica cosa che potrà fermare il Ministro grillino-nordista è una grande mobilitazione culturale e sociale nel Sud e in Sicilia

Finirà ‘a bordello’ con lo scippo, da parte del Nord, di una congrua parte dei fondi destinati alle Regioni del Sud e della Sicilia? Secondo noi, sì, perché il Ministro grillino e nordista (di Trieste) delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha deciso che deve togliere queste risorse finanziarie al Sud e alla Sicilia e nessuno riesce a levarglielo dalla testa. Gode dell’appoggio dei parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle eletti nel Sud e in Sicilia? Non l’abbiamo ancora capito. Anche se fino ad oggi non abbiamo letto dichiarazioni dichiarazioni di questi signori. In compenso, ieri, un parlamentare nazionale grillino, eletto in Sicilia, ha diramato un comunicato a sostegno del Ministro nordista suo compagno di partito. Questo signore si chiama Dedalo Pignatone. Noi abbiamo già sottolineato che la tesi di questo signor Pignatone non è condivisibile e va respinta. Ora sulla vicenda intervengono anche Giuseppe ‘Pino’ D’Angelo e Santo Bono del Movimento Terra è Vita. Anche da loro, secco “No” al Ministro grillino nordista e al suo scudiero siciliano Pignatone.

“Quando non si è consapevoli è meglio stare zitti!”

“NON SI PASSA! scrivono Pino Angelo e Santo Bono -. Quando non si è consapevoli è meglio stare zitti! Oppure si è troppo consapevoli? Sarebbe opportuno che ritirassi questo Post, Caro Portavoce Pignatone. Il Tuo ragionamento DANNEGGIA gli agricoltori, non cantare vittoria su un imbroglio gravissimo PERPRETATO ai danni della Sicilia e degli Agricoltori. Domanda: perché dovremmo accettare che il Ministro Patuanelli ci tolga un diritto, per poi creare un fondo che ci recupera una parte di un nostro diritto scippato? Movimento Terra è Vita sfida te e il Ministro Patuanelli a un pubblico dibattito su ciò che sta succedendo. Consigliamo di attivarsi verso il Ministro Patuanelli per fargli fare mille, se non diecimila o centomila passi indietro. Il Ministro se ha coraggio deve venire in Sicilia a spiegare ciò che sta combinando. Visto che vi fate chiamare portavoce, dovete portare la voce dei siciliani al Ministro . La nostra Voce è senza mezzi termini, NON SI PASSA! Ti assumi la responsabilità della tua irresponsabilità. Non farti raccontare chiacchiere. TERRA E’ VITA CONFERMA: NON SI PASSA!”.

Relazione dell’incontro con il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro Patuanelli del 4 Giugno 2021

“Il Movimento Terra è Vita – scrivono sempre Pino D’Angelo e Santo Bono – nell’ incontro con la Segreteria Tecnica, riguardo la riduzione dei fondi dello Sviluppo Rurale (Fondo FEARS) per gli anni 2021 e 2022, destinati dall’unione Europea alla Sicilia e alle Regioni del Sud, ha riproposto il proprio veto: NON SI PASSA! Siamo pronti al dialogo e a collaborare ma la conditio sine qua non è che si riparta lasciando invariato il 2021 e che si riveda anche il Primo Pilastro, di totale appannaggio delle Regioni del Nord. Se ciò non dovesse avvenire, metteremo in campo tutte quelle azioni mirate affinché il piano di ripartizione proposto dal Ministro Patuanelli, venga bloccato. Dal Ministero abbiamo avuto rassicurazioni che stanno preparando un piano per recuperare le somme che andremmo a perdere con la riduzione dei fondi a noi destinati. Per farla breve, aumenta i fondi strutturali al Nord e alla Sicilia e alle Regioni del Sud, il mal tolto, lo compensa con una tantum recuperato da altri Capitoli. La nostra risposta è stata perentoria: NO, NON SI PASSA! Non capiamo perché ci vengono tolti i fondi strutturali portandoli al Nord e poi veniamo compensati con altre risorse”.

“Il Ministro Patuanelli venga in Sicilia per un confronto chiaro e franco con i diretti interessati: gli agricoltori siciliani e le Istituzioni Siciliane 

“Alla nostra richiesta di chiarimento sul comportamento illogico e penalizzante adottato nei confronti della Sicilia e delle Regioni del Sud  proseguono Pino D’Angelo e Santo Bono – è seguito un lungo ed imbarazzante silenzio, da parte loro. Abbiamo evidenziato che il piano di riparto è in palese e totale contrasto con la norma Europea, in quanto non è in linea con la volontà con la quale l’Europa ha assegnato i fondi all’Italia. “Il Secondo Pilastro della Politica Agricola Comunitaria, lo Sviluppo Rurale, è uno strumento che ha lo scopo di mantenere vitali le aree agricole e rurali svantaggiate per far fronte all’ ampia gamma di sfide di carattere economico, ambientale e sociale”. Il Ministro Patuanelli che fa? Ne stravolge il fine ed arbitrariamente, con l’aiuto dei Deputati del Nord, propone che i SOLDI DESTINATI ALL’ AGRICOLTURA PER LE AREE SVANTAGGIATE DEL PAESE vengano destinati ALLE AZIENDE PRODUTTIVISTICHE del modello agricolo emiliano- lombardo-veneto dove già incassano, sul Primo Pilastro, da 800 a 2000 euro ad ettaro contro i 250 euro di un agricoltore siciliano. Non vorremmo che il Ministro Patuanelli passasse alla storia come il leggendario “Robin Hood al contrario”, capovolgendo totalmente le gesta dell’eroico personaggio e togliendo ai poveri per dare ai ricchi. Abbiamo concordato che invieremo una relazione della nostra proposta e dallo stesso ci aspettiamo una risposta scritta e dettagliata. A margine della conversazione abbiamo invitato il Ministro a venire in Sicilia per spiegare direttamente Lui le motivazioni che lo hanno indotto a proporre queste modifiche e per avere un confronto chiaro e franco con i diretti interessati: gli agricoltori siciliani e le Istituzioni Siciliane. L’ assessore all’agricoltura, Toni Scilla, e il Direttore Generale, Dario Cartabellotta, in totale dissenso sulla proposta ministeriale del 23 Marzo scorso, alla Conferenza Stato- Regioni, insieme a noi, di Terra è Vita, sono in prima linea, fin dalla prima ora, a difesa di un diritto che vorrebbero negarci e brutalmente strapparci.

Antonio Lombardo (Facciamo eco): “Non escludiamo una mozione di sfiducia per il ministro Patuanelli”

Sulla vicenda interviene anche il parlamentare nazionale eletto in Sicilia, Antonio Lombardo. Eletto nel Movimento 5 stelle, Lombardo ha lasciato i grillini e oggi si muove in libertà. “Il Ministro per l’Agricoltura Patuanelli – dice Lombardo – ha confermato, durante il question time alla Camera, che vi sarà un taglio dei fondi Feasr per le Regioni del Sud, confermando il riparto del 90% sulla base dei criteri storici e 10% sui nuovi criteri per il 2021, mentre per quanto riguarda il 2022 il riparto sarà al 70% sulla base dei criteri storici e 30% sui nuovi criteri. Secondo il Ministro le perdite per le Regioni interessate che sono Sicilia, Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Umbria si aggira intorno a 92 milioni di euro e verrà compensato con la creazione di un fondo di 92 milioni di euro. A questo punto la domanda sorge spontanea: siamo in presenza di una sindrome schizofrenica o vi è altro? Patuanelli – spiega Lombardo – con la mano destra toglie dei fondi e con la mano sinistra li restituisce. Non si comprende la logica che possa esservi nel togliere 92 milioni di euro alle Regioni del Sud per poi compensarle con 92 milioni di euro presi dal bilancio statale. Sarebbe stato più semplice utilizzare i 92 milioni di euro del bilancio nazionale per trasferirlo alle Regioni del Nord e lasciare invariato il riparto dei fondi Feasr. Questo gioco delle tre carte dimostra che probabilmente al ministro Patuanelli stia più a cuore una sola parte del nostro Paese. Il taglio per l’agricoltura del Mezzogiorno potrebbe addirittura essere superiore. Non escludiamo una mozione di sfiducia per il ministro Patuanelli”.

 

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