Sabato 12 Giugno le marinerie italiane manifesteranno unite, da Capo Passero a Venezia, contro le normative UE che riducono sempre più drasticamente l’attività di pesca nel Mar Mediterraneo. Italexit si schiera a fianco dei pescatori e denunzia il chiaro intento dell’Unione europea di distruggere il tessuto produttivo delle aziende della pesca mediterranee a tutto vantaggio delle imprese del Nord Europa ed in conformità con la strategia di omologazione promossa da questa globalizzazione neoliberista. Come ha giustamente denunziato il Presidente dell’Alleanza della Pesca Gian Paolo Buonfiglio, Bruxelles sta deliberatamente “cercando di ridurre la nostra
pesca al punto di ucciderla”. Questa strategia non colpisce solo il settore produttivo della pesca ma riguarda tutti; si vuole mortificare la ricchezza data dalla specificità e dalla varietà del nostro pesce per introdurre forzatamente sulle nostre tavole le sogliole di Dover, il
merluzzo atlantico o il pangasio del Mekong, con effetti nefasti non solo per la diffusione della dieta mediterranea, e quindi per la nostra salute, ma anche per il turismo, di cui la gastronomia costituisce fattore essenziale.
La Sicilia è ancora una volta, fra le regioni italiane, quella più colpita dalle assurde normative europee. Italexit con Paragone si batterà sino in fondo, dalle coste alle aule parlamentari, per sostenere le giuste proteste delle imprese della pesca, dei pescatori e dei cittadini tutti, per difendere il lavoro, la salute, la nostra identità culturale che si esprime ai massimi livelli anche in ambito gastronomico. Usciamo dall’Unione Europea per difendere la nostra terra, i nostri valori, la nostra cultura.