- Il ‘Governo dei migliori’ ha deciso che il ‘Decreto Sostegni’ non sosterrà, ma finirà di affossare l’agricoltura
- E le aziende agricole che, causa pandemia e globalizzazione, non hanno liquidità? Si arrangino!
Il ‘Governo dei migliori’ ha deciso che il ‘Decreto Sostegni’ non sosterrà, ma finirà di affossare l’agricoltura
Incredibile ma vero: i bollettini per i versamenti dei contributi previdenziali agricoli riguardanti il IV trimestre 2020 elaborati e distribuiti dall’INPS in questi giorni, alla vigilia della scadenza del prossimo 16 Giugno, non contemplano gli sgravi accordati al settore dai provvedimenti governativi emanati per fronteggiare l’emergenza pandemica, provvedimenti contenuti nel cosiddetto Decreto Sostegni. Insomma: dal tanto celebrato Governo di Mario Draghi è arrivato un ‘Sostegno’ che non sostiene, ma affossa l’agricoltura! Poiché nel frattempo non è stata prevista alcuna proroga per la rata in scadenza, questa deve essere pagata per intero e senza gli sgravi concessi. Veramente un bel ‘regalo’ agli agricoltori, in un momento di grande crisi economica. Morale: gli agricoltori si dovranno ‘riprendere’ pagando per intero gli oneri contributivi! Non basta la pandemia, non basta la globalizzazione dell’economia che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura; adesso arriva anche la beffa del ‘Decreto Sostegni’ che affossa il settore.
E le aziende agricole che, causa pandemia e globalizzazione, non hanno liquidità? Si arrangino!
A rendere ancora più amara la vicenda arrivano le rassicurazioni dell’INPS. Che dice l’Istituto di Previdenza? Che solo in un momento successivo verranno dettate le procedure per ottenere lo scorporo dei benefici. Un ‘toccasana’ per le tante aziende agricole (si pensi ai titolari di agriturismi) che nel 2020 hanno lavorato pochissimo, ma che dovranno trovare i soldi per pagare per intero gli oneri contributivi. “Stiamo messi proprio bene – commenta con ironia il presidente di Confagricoltura Sicilia, Ettore Pottino – se, in un momento emergenziale, gli apparati burocratici del nostro Paese sono in grado di trasformare un possibile beneficio in un ulteriore appesantimento finanziario a carico delle aziende, aziende che in questo momento sono alle prese con gravi problemi di liquidità, avversità atmosferiche ed aumento indiscriminato dei mezzi di produzione”. Sulla stessa vicenda dei contributi previdenziali c’è ancora da ricordare che anche per lo sgravio relativo al primo semestre 2020 in favore dei datori di lavoro di alcune filiere produttive (ex art. 222 della legge n. 77/2020) la procedura di presentazione delle istanze è stata sospesa dall’INPS al fine di apportare le necessarie modifiche per la semplificazione della procedura di autorizzazione dell’esonero a seguito delle sopraggiunte semplificazioni apportate in sede di conversione del “decreto sostegni” (legge n. 69/2021). “Appare evidente – conclude il presidente Pottino – che a questo punto si rende necessario l’avvio di un concreto processo di ammodernamento e snellimento della macchina amministrativa per non fallire l’appuntamento con la ripartenza” .
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