Nell’iper-vaccinato Regno Unito si teme la terza ondata di Covid-19 causa la variante indiana

5 giugno 2021
  • A differenza di Australia e Nuova Zelanda, il Regno Unito non si è chiuso a riccio. Da qui la possibile presenza di varianti del virus. La variante indiana è già presente. La strategia per provare a controllarla
  • Per ora il Paese non registra un rilevante aumento di casi. Così il Governo non ha fermato le aperture. Fondamentali la campagna di controlli sulla popolazione asiatica e l’andamento nelle prossime tre settimane

A differenza di Australia e Nuova Zelanda, il Regno Unito non si è chiuso a riccio. Da qui la possibile presenza di varianti del virus. La variante indiana è già presente. La strategia per provare a controllarla

Nel iper-vaccinato Regno Unito si teme una terza ondata di Covid-19. La motivazione è legata alla presenza della variante indiana. E’ chiaro che se si teme una terza ondata il vaccino anti-Covid potrebbe non essere efficace contro la suddetta variante. Ma questo fino ad ora non lo si dice con chiarezza. Con molta probabilità, le autorità britanniche vogliono esaminare l’andamento della situazione. La notizia, com’è nello stile di questo Paese, viene presa con flemma. Insomma, nessun allarmismo, solo una campagna di controlli, soprattutto nei quartieri dev’è presente un’alta percentuale di indiani. A differenza di Australia e Nuova Zelanda, dove il virus viene combattuto riducendo drasticamente gli arrivi da altri Paesi del mondo, con controlli severissimi per i pochi che entrano, nel Regno Unito hanno adottato una strategia diversa, forse per non bloccare l’economia che, in questo Paese è molto internazionalizzata.

Per ora il Paese non registra un rilevante aumento di casi. Così il Governo non ha fermato le aperture. Fondamentali la campagna di controlli sulla popolazione asiatica e l’andamento nelle prossime tre settimane

Le notizie che arrivano dal Regno Unito raccontano che, nonostante la variante indiana, il programma di riaperture va avanti, in attesa di capire cosa succederà. E’ chiaro che se i contagi dovessero aumentare – magari con un aumento dei ricoveri – i governanti britannici dovranno rivedere la strategia. In ogni caso, il timore che possano sorgere problemi c’è, nonostante i tre quarti della popolazione adulta di questo Paese sia stata vaccinata. Da quello che si capisce – con riferimento alle notizie che si leggono qua e là nei giornali inglese – il Governo di questo Paese monitorerà la situazione nelle prossime due o tre settimane. Tra una ventina di giorni si dovrebbe cominciare a capire che effetti sortirà la presenza della variante indiana.

Foto tratta da Primapress

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