Mattinale

La proposta alla Robin Hood di Letta ‘bocciata’ da Draghi? Piace a Lillo Pumilia, ma non a Lillo Mannino/ MATTINALE 484

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  • In Italia non c’è più la politica, ma ogni tanto sulla rete si intercetta qualche politico
  • Pumilia: “La proposta di Letta non è un esproprio proletario”
  • Mannino: “La proposta di Letta offre il fianco a chi nella UE vuole ripristinare il rigore economico”

In Italia non c’è più la politica, ma ogni tanto sulla rete si intercetta qualche politico

Facebook ogni tanto ci ricorda che se è vero che in Italia non c’è più la politica, qua e là si ritrovano ancora veri politici. E’ il caso di un dialogo tra due ex parlamentari della grande Democrazia Cristiana: Calogero ‘Lillo’ Pumilia e Calogero ‘Lillo’ Mannino, entrambi agrigentini (Pumilia agrigentino di Caltabellotta, Mannino agrigentino di Sciacca), entrambi per tante legislature eletti alla Camera dei deputati nel collegio della Sicilia occidentale (nella cosiddetta Prima Repubblica si votava con il proporzionale e in Sicilia, per accedere a Montecitorio, o si veniva eletti nel collegi della Sicilia occidentale, o nel collegio della Sicilia orientale: allora per essere eletti ci volevano i voti). Tema: la proposta del segretario del PD, Enrico Letta (quello che fino ad ora non ne ha indovinata una), di introdurre una sorta di tassa Robin Hood-stile populista per togliere ai ricchi e dare ai poteri. Proposta che è stata subito ‘bocciata’ dal Presidente del Coniglio, Mario Draghi.

Pumilia: “La proposta di Letta non è un esproprio proletario”

Scrive Pumilia sulla sua pregevole rubrica MINIMI PENSIERI: “Con tutto il rispetto. Letta ha proposto di tassare le successioni di redditi superiori al milione di euro per finanziare politiche di sostegno dei giovani che pagano il prezzo più alto alla mancanza di lavoro resa più pesante dalla pandemia. La contrarietà della destra era prevedibile. Fa il proprio mestiere. Sorprendente e superficiale, con tutto il rispetto, è stata la considerazione di Draghi per il quale ‘non è il momento di prendere soldi ai cittadini’. Se il Presidente del Consiglio avesse riflettuto meglio o se non avesse avuto la preoccupazione di tranquillizzare la destra e di garantire un sereno trapasso ai detentori di patrimoni superiori a un milione di euro sul quale i ‘poveri’ eredi sarebbero costretti a pagare un tassa, se Draghi avesse evitato di rispondere d’impeto avrebbe facilmente capito che la proposta di Letta non è una minaccia di esproprio proletario. Il segretario del PD non immagina di togliere soldi dalle tasche dei cittadini semmai di trasferirne un po’ da quelle stracolme a quelle vuote e l’ex banchiere sa bene che questo si chiama redistribuzione della ricchezza in nome di basilari principi di giustizia sociale e in coerenza con la Costituzione e sa ancora meglio che il contributo dei giovani è indispensabile per lo sviluppo economico, per la coesione sociale, per accendere la speranza in un Paese vecchio con il contributo attivo dei giovani da tempo inerti e sfiduciati spettatori di scelte di politiche economiche, scolastiche e della formazione del tutto inadeguate, arcaiche e di pura conservazione”.

Mannino: “La proposta di Letta offre il fianco a chi nella UE vuole ripristinare il rigore economico”

Alle considerazioni da sinistra DC di base (si chiamavano ‘Basisti) venate da scuola Cisl versione Carniti di Pumilia replica Mannino, anche lui sinistra DC, ma in versione problematica, quasi demitiana: “La risposta di Draghi è molto sensata e pensata. In sede di UE vi

sono alcuni Governi che pensano sia tempo di ripristinare il rigore di bilancio. Letta con molta sprovvedutezza offre un fianco, per quanto motivato possa essere sotto il profilo di giustizia fiscale. Infatti a quel punto si rientra nella regola del 3%. Quindi si preleva per tagliare l’area della spesa pubblica. Letta che è autorevole membro del Biderberg (club della grande finanza mondiale) insieme alla ‘compagna’ Lilli Gruber tassa gli assi ereditari in Italia, tanto Agnelli, Debenedetti e simili sono soggetti fiscali ad Amsterdam e Londra. L’intelligenza raffinata del prof. Pumilia non può dare contributi alla stupidità populistica di chi insegue la Meloni”. Ogni tanto un po’ di politica ci vuole. Si comincia meglio la mattina. Buon giorno a tutti!

Foto tratta da Dagospia

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