Come finirà non lo sappiamo. Anche perché siamo pur sempre nell’Unione europea, area del mondo controllata in modo quasi militare dalle multinazionali. Però la causa intentata sui vaccini anti-Covid non è da prendere sotto gamba, perché ormai le notizie circolano ed è di dominio pubblico, ad esempio, che per favorire la diffusione dei vaccini anti-Covid sono state messe da parte cure contro il virus SARS-COV-2. Insomma, non è poi così scontato che la Giustizia si adegui ai desideri di chi, nel nostro tempo, fa soldi a palate con la sanità. Tutto è possibile. Per questo ci sembra importante riprendere questo video di Byoblu dove a parlare è l’avvocato Renate Holzeisen che, insieme con altri legali, ha presentato un ricorso al Tribunale dell’Unione europea (l’organo giudiziario di prima istanza dell’UE) per ottenere l’annullamento delle autorizzazioni per l’utilizzazione dei vaccini anti-Covid. “Tutti i cosiddetti vaccini Covid – leggiamo nell’articolo di Byoblu – espressione convenzionale con cui ci si riferisce a terapie farmacologiche sperimentali, sono stati autorizzati in via condizionata dalle Istituzioni dell’Unione europea: Commissione europea ed EMA (l’Agenzia europea dei medicinali)”. Ebbene, secondo l’avvocato Renate Holzeisen, non ci sarebbero i presupposti per immettere questi farmaci in commercio e somministrati ai cittadini italiani, per non parlare del fatto che sono stati imposti al personale del settore sanitario.
Il ricorso è importante non tanto e non soltanto per discutere di questi vaccini sperimentali, ma anche per mettere un punto fermo su quanto potrà succedere in futuro nel caso in cui dovessero sorgere problemi. A parte il pronunciamento – che comunque è importante, perché i giudici dovranno esprimersi su una sperimentazione in atto con effetti che oggi non possono essere previsti – un giorno nessuno potrà dire che gli eventuali problemi non erano mai stati posti.