“Egregio direttore,
ho letto con molto interesse il vostro articolo dal titolo: “Trasporti via mare: non è un po’ strano il bando per le due nuove navi per Lampedusa e Pantelleria?“. In questo articolo segnalate una serie di stranezze condivisibili. C’è, però, un’ulteriore stranezza che ci permettiamo di segnalarle. Devo partire da un articolo pubblicato da Siciliammare.it nel Novembre del 2018 dove si racconta della nave Elio, una Ro/Ro pax a doppio ponte di 8000 tonnellate, del gruppo Caronte & Tourist, con combustibili (gasolio e Lng, gas naturale liquefatto) a bassissimo impatto ambientale. E’ una nave molti simile alle due navi previste dal bando della Regione siciliana dovrebbe del quale si parla nel vostro articolo. La differenza è che le due navi che dovrebbero essere realizzare sono lunghe una decina di metri in più. Nell’articolo di Siciliammare.it si legge che la nave Elio “può portare fino a 1.500 passeggeri, solcando i mari senza inquinare, per un investimento di oltre 25 milioni di euro e che costituisce una svolta epocale poiché l’uso dei combustibili puliti diviene concretamente una realtà nei collegamenti marittimi”. Dopo di che, nel suo articolo, leggo che il bando predisposto dagli uffici della Regione siciliana prevede un importo che dovrebbe attestarsi intorno a poco meno di 143 milioni di euro (130 milioni di euro di importo, più 13 milioni di euro di oneri vari). Ora le pongo la seguente domanda: se una nave importante come la Elio è costata 25 milioni di euro, com’è possibile che due navi costino 143 milioni di euro? Da quello che ho capito, le due navi previste dal bando della Regione sono lunghe una decina, forse una ventina di metri in più: ma questo può giustificare un aumento del costo di costruzione così rilevante? Le due navi avranno requisiti e caratteristiche così innovative da giustificare tale spesa”.
Lettera firmata
Egregia lettrice,
non eravamo a conoscenza del costo di realizzazione della nave Elio pari a 25 milioni di euro. Prendiamo atto che la sua precisazione è molto importante. Alla sua domanda – assolutamente legittima – dovrebbero rispondere l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti (o Mobilità), onorevole Marco Falcone, e i dirigenti del Dipartimento Trasporti della Regione.
Foto tratta da Travelnostop