Sul Titanic

Palermo, il sindaco Leoluca Orlando chiede l’aumento della TARI. La parola passa al Consiglio comunale

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La richiesta di aumento di 9 milioni della TARI è surreale: in Consiglio comunale, infatti, il sindaco non ha una maggioranza. per non parlare delle elezioni comunali ormai vicine

Da Italia Viva un secco “No” all’aumento della TARI

Sabrina Figuccia (Lega): “Mi auguro che il Consiglio comunale bocci questa richiesta”

La richiesta di aumento di 9 milioni della TARI è surreale: in Consiglio comunale, infatti, il sindaco non ha una maggioranza. per non parlare delle elezioni comunali ormai vicine

In un’atmosfera politicamente surreale il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, scrive al Consiglio comunale sollecitando l’approvazione dell’aumento della TARI, la tassa sull’immondizia. un aumento piuttosto consistente: 9 milioni di euro! Soldi che dovrebbero servire per pagare il trasferimento dei rifiuti fuori dalla Sicilia. Perché scriviamo che che la richiesta è politicamente surreale? Per due motivi. In primo luogo, perché il sindaco non ha più una maggioranza in Consiglio comunale. In secondo luogo – e questo forse è il motivo più importante – ormai manca poco meno di un anno alle elezioni comunali per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale: e a un anno dalle elezioni comunali dubitiamo che i consiglieri comunali che sperano nella rielezione approveranno un provvedimento che penalizza i cittadini. Tra l’altro – elemento tutt’altro che secondario – da quattro anni la città di Palermo vive in mezzo alla sporcizia (fino a stamattina l’Associazione Comitati Civici ha denunciato in un comunicato la presenza di discariche in città: in una via fa belala mostra di sé anche una specchiera!), il servizio assicurato dalla RAP (la società, controllata dal Comune, che dovrebbe tenere la città pulita) è carente e i cittadini mal sopporterebbero un aumento della TARI.

Da Italia Viva un secco “No” all’aumento della TARI

Su Facebook leggiamo un post dei coordinatori di Italia Viva a Palermo, Giulia Noera e Tony Costumati: “Premesso che Italia Viva, a Palermo come nel resto del paese, è contraria ad ogni forma di aumento di tasse e balzelli vari che va ad appesantire la già gravosa pressione fiscale e contributiva a carico dei cittadini. Ancora di più, come coordinamento cittadino del Partito, diciamo fermamente no alla richiesta, pervenuta al consiglio comunale, di aumento della Tari a Palermo. In tal senso, abbiamo già chiesto, al gruppo consiliare di Italia Viva a Sala delle Lapidi, di votare contro tale richiesta. La crisi di qualche settimana fa, tra il nostro partito ed il Sindaco, è stata solo anticipata perché puntuale, invece, sarebbe scoppiata per questa richiesta di aumento della TARI che già immaginavamo arrivasse. Il pagamento degli extra costi per il trasferimento fuori Palermo dei rifiuti non va caricato sulle spalle dei cittadini, che già pagano parecchio per un servizio, peraltro, scadente. Per la copertura di questi extra costi bisognava attivare un contraddittorio con la Regione, cui grava la responsabilità principale della mancata realizzazione dei lavori necessari per le nuove vasche di Bellolampo. Contraddittorio e contenzioso con la Regione, di contro, che è stato impedito di avviare al nostro amministratore dimissionario RAP, Peppe Norata, per non guastare i ‘buoni rapporti’ tra l’amministrazione comunale e l’allora assessore regionale Pierobon (Alberto Pierobon, ex assessore regionale con delega ai rifiuti ndr). Eppure noi eravamo accusati di proporre il modello Draghi a Palermo quando, invece, c’è chi al Comune di Palermo, proprio sulla delicata vicenda dei rifiuti, ha cercato il quieto vivere con il Governo Musumeci. Infine, il Coordinamento cittadino di Italia Viva dice fortemente NO ad un aumento iniquo della TARI, perché a subirlo sarebbero solo i pochi onesti palermitani che pagano regolarmente, lasciando invece irrisolto l’annoso problema della importante evasione che incide e non poco sul bilancio comunale”.

Sabrina Figuccia (Lega): “Mi auguro che il Consiglio comunale bocci questa richiesta”

Un altro “No” arriva anche dalla consigliere comunale Sabrina Figuccia, esponente della Lega: “Mi auguro che il Consiglio comunale voti no all’aumento della TARI. Un provvedimento che i cittadini palermitano non capirebbero, se è vero che il servizio di accolta dei rifiuti, in città, è pessimo. La verità è che sono venuti al pettine i nodi provocati dalla cattiva amministrazione del sindaco e della sua Giunta. Mi permetto di ricordare che negli anni del Governo regionale di Rosario Crocetta la discarica cittadina di Bellolampo abbancava i rifiuti di vari Comuni del Palermitano, talvolta sulla scorta di ordinanze discutibili. La discarica di Bellolampo si è riempita di rifiuti perché, per anni, ha abbancato rifiuti di altri Comuni, che peraltro pagavano per questo servizio. Il risultato è che oggi la discarica di Bellolampo è satura e i cittadini dovrebbero pagare per le scelte inopportune adottate dalla politica regionale degli anni passati e dalla stessa amministrazione comunale. Ripeto: ora i nodi sono venuti al pettine ed è troppo facile scaricare sul Consiglio comunale e sui cittadini gli effetti deleteri di errori del passato”.

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