La gestione della vera o presunta pandemia in Sicilia, da parte del Governo nazionale e del Governo regionale, diventa sempre più incomprensibile. Già abbiamo visto gli oltre 2 mila migranti sbarcati a Lampedusa e trasferiti in Sicilia (in parte con una nave di linea!), come se in piena pandemia – ribadiamo: vera o presunta (l’ammettiamo: non lo siamo mai stati, ma cominciamo a vagliare l’ipotesi negazionista) – fosse cosa normale accogliere persone che arrivano da altri Paesi del mondo che potenzialmente potrebbero far aumentare i contagi e portare varianti del virus (cosa peraltro già accaduta con la variante nigeriana). Eppure, nonostante ‘sto gran casino, i contagi sono diminuiti (così ci dicono: e noi ci crediamo, soprattutto dopo tutto quello che è successo con i dati siciliani ‘spalmati’…) e si va verso la zona gialla. Bontà loro! Però la zona gialla la fanno scattare Lunedì prossimo, così si ‘ammazza’ un altro fine settimana.
Lo scriviamo senza problemi: in materia di Covid, noi non riponiamo la benché minima fiducia nel Governo nazionale (di banchieri) e nel Governo siciliano. Non condividiamo nulla di quello che stanno facendo: non condividiamo le chiusure, che sono servite solo a distruggere l’economia siciliana; non condividiamo il via vai di migranti, a meno che non ci dicano che la pandemia è finita; non condividiamo il ritardo con il quale si sta ripristinando la zona gialla; semplicemente assurdo che sia stato tolto all’economia l’ennesimo fine settimana; non ci convincono questi vaccini anti-Covid che non proteggono dall’infezione ma solo dalla malattia, lasciando circolare liberamente il virus. Sarà perché siamo ‘antichi’, ma a noi hanno sempre detto che non si vaccina in piena pandemia, perché si favorisce la formazione di varianti. Non sappiamo cosa succederà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Ma una cosa ci è ben chiara: la confusione che si registra in Sicilia è pressoché totale! Questi signori, se i contagi dovessero aumentare, chiuderanno di nuovo tutto. Speriamo di sbagliarci.
Foto tratta da Tele Radio Sciacca