Scrive Giuseppe Li Rosi, tra i protagonisti dell’esperienza di Simenza: “Oltre 400 progetti di megaimpianti FOTOVOLTAICI proposti da ditte straniere in Sicilia e quasi tutti verranno approvati perché non esistono regole serie per la salvaguardia del paesaggio, dell’ambiente, dei terreni agricoli e dell’economia isolana. Questo accade perché ormai gli agricoltori sono all’ultima spiaggia: vendere o affittare le loro terre per dar da mangiare alle famiglie. Chiaramente non mancano speculatori che nella terra vedono solo un business. Politici siciliani dove siete? Nella mappa intera in ogni pallino è segnato il numero dei progetti presentati in quella zona. Nella seconda mappa i progetti nelle provincie di CT ed EN”.
Non è la prima volta che Li Rosi interviene a tutela della Sicilia, segnalando proprio una sorta di arrembaggio ai danni dell’agricoltura siciliana dai signori dell’energia cosiddetta ‘pulita’. “In questi ultimi 20 anni – scriveva un anno fa Li Rosi – abbiamo assistito alla disattivazione dell’agricoltura nella nostra Isola che ha messo in grave sofferenza la maggior parte degli
Sono tutti ‘puliti’ i protagonisti delle energie del futuro. Peccato che, nella loro ‘pulizia’ e nella loro frenesia di realizzare impianti energetici, sono disposti a passare su tutto quello che gli capita a tiro, terreni agricoli e anche il mare. Sì, anche il mare: al largo delle Egadi si attende il via libera del Governo nazionale di Mario Draghi allo scempio di 18 milioni di metri quadrati di dove verranno realizzati migliaia e migliaia di pale eoliche. Dal nostro punto di vista il sì del Governo Draghi è scontato. Dal nostro punto di vista la Troika sta governando l’Italia: e la Troika significa capitalismo liberista: in questo caso la creazione di un monopolio nella produzione di energia eolica con la privatizzazione di 18 milioni di metri quadrati di mare da consegnare a privati che venderanno l’energia eolica ai cittadini. E poco importa se in questo grande tratto di mare ci potrebbero essere reperti archeologici di tutte le epoche, come ha segnalato Domenico ‘Mimmo’ Macaluso, grande conoscitore dei fondali marini del Mediterraneo. L’importante è fare soldi! Nessuna novità, per la Sicilia che, nel 2004, addirittura anticipando la Troika, ha ceduto per 40 anni la propria acqua e i propri impianti idrici (dighe e acquedotti), realizzati con i soldi dei cittadini siciliani, a una società privata (Sicilacque spa), che si è presa l’acqua che è già dei siciliani per rivenderla agli stessi siciliani: “L’acqua costa 7 cent, Sicilacque compra a 70 cent; e a noi la rivende a 360 cent”. E se parlate con i politici siciliani che hanno ‘chiuso’ quest’operazione ‘intelligente’ vi diranno che è stata fatta una cosa buona e giusta!
Acqua, tra un po’ il mare e adesso tocca ai terreni agricoli da trasformare in impianti per la produzione di energia solare. Ad Agosto – sempre a cura del Governo di Super Mario Draghi – arriveranno i sì per ‘spirtusare’ il mare di Sicilia (per la precisione il Canale di Sicilia) alla ricerca di petrolio e gas; e anche il sì per ‘sminchiare’ la terraferma siciliana, sempre per cercare petrolio e gas. Tutto è già scritto: è questa la “Transizione ecologica” che attende la Sicilia: la “Transizione delle minchie che volano”… Di cosa ci dobbiamo stupire? Hanno abbattuto milioni di alberi per fare posto alle antenne del 5 G; si sa che questa tecnologia fa mala agli uomini e, in generale, al mondo animale; ma bisogna correre e con il 5 G la comunicazione sarà più veloce: poi, una volta che la comunicazione sarà più veloce ci daranno un premio… Come il Ponte sullo Stretto di Messina: serve per l’alta velocità. Poi con l’alta velocità arriveranno le ‘medaglie’… E che dire dei vaccini che riconcorrono un Coronavirus? In Microbiologia non si erano mai visti vaccini che vanno dietro ai virus che mutano, ma con le attuali multinazionali farmaceutiche abbiamo anche questo: i vaccini di Achille Piè veloce che inseguono la tartaruga del SARS-COV-2; chissà chi vincerà alla fine di questa corsa… E dei passaporti vaccinali ne vogliamo parlare? Un premio fedeltà a chi si vaccina con un vaccino che dovrebbe al massimo tenere buona la malattia lasciando circolare liberamente il virus che muta e si fa i cavoli propri. Come Lampedusa Covid-free, insomma…
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