da Andrea Monteleone
del Sinalp Sicilia
riceviamo e pubblichiamo
Il Primo Maggio, come ogni anno, è uso festeggiare la festa del lavoro, ed anche i siciliani partecipano a questo evento mondiale. Purtroppo come Sinalp assistiamo, spesso impotenti, alla morte del lavoro che diventa sempre meno e sempre meno qualificante per i Siciliani. Oggi, quasi in contemporanea a questa festa mondiale, divenuta l’icona del lavoro, apprendiamo dai mezzi di stampa della distribuzione territoriale dei fondi europei del PNRR necessari alla ripresa delle Regioni europee più in difficoltà e, tanto per cambiare, guarda caso, invece di destinare questi fondi al Sud e alla Sicilia in particolare, la parte maggiore viene dirottata dalle già ricche Regioni del Nord, mantenendo inalterato il divario economico ed anzi aumentandolo ancora di più.
Quindi meno lavoro, meno opportunità, meno imprese, meno crescita sociale e chiaramente meno Primo Maggio da festeggiare per tutti i Siciliani rispetto alle Regioni del solito Nord che la fanno da padroni, con la “fetta” più consistente ogni volta che si deve spartire la torta.
Poi, se vogliamo continuare a farci del male, dobbiamo evidenziare che, pur avendo meno imprese, meno lavoratori e quindi meno investimenti sul territorio, riusciamo ad essere tra le Regioni con una chiara crescita di incidenti sul lavoro. Trend in crescita sia come semplici incidenti, sia con incidenti mortali. Caratteristica poco edificante e probabilmente dovuta alla scarsa formazione sulla sicurezza applicata al lavoro nel sud. Festeggiare un evento mondiale come quello della Giornata Mondiale del Lavoro in un contesto sociale ed
economico come quello della Sicilia diventa un ossimoro.
Per tutto quanto espresso il Sinalp con tutti i propri iscritti festeggia questo Primo Maggio denunciando l’incapacità dei nostri politici Siciliani, che scaldano le comodissime poltrone a Roma, a difendere i bisogni e gli interessi del Sud e della Sicilia. Il PNRR, in merito alla sua distribuzione territoriale, non è ancora definitivo ed il sogno del Sinalp Sicilia è che questi nostri politici abbiano l’onestà intellettuale di ammettere la loro inconsistenza ed incapacità dimostrata fino ad oggi di incidere a favore del loro territorio, e, forti di questa consapevolezza, facciano finalmente quadrato in difesa dei diritti della loro isola.