La pandemia ha colpito anche l’alto di gamma, comparto tradizionalmente più resistente di altri alle crisi congiunturali: il mercato globale del lusso nel 2020 ha chiuso con una flessione tra il -21% e il -25%. Il 2021 sarà l’inizio della ripresa, benché il ritorno graduale ai livelli pre-crisi sia previsto a partire dal 2022 . L’alto di gamma può essere il motore della nostra ripresa se messo al centro delle strategie di sviluppo e riconosciuto come elemento distintivo del soft power italiano ovvero il nocciolo identitario della nostra immagine nel mondo. Il mercato del lusso nel mondo è da sempre in crescita, basta sapere che nel 2018 il suo mercato ha raggiunto un fatturato di oltre 900 miliardi di euro diviso in circa 380 milioni di consumatori di cui 17 milioni di super ricchi. Chi compra un prodotto di pregio o di lusso,
Il settore del lusso, pertanto, ha vacillato di fronte all’epidemia di Covid-19 ma non si è fermato e tutte le previsioni indicano una forte ripresa dopo l’Expo 2020 che avrà luogo tra pochi mesi a Dubai. Joseph Aldred Faro, Siciliano nato a “Varanna” (Viagrande), un paesino collinare di antiche tradizioni noto per i suoi vigneti e la gastronomia, emigrato negli Usa all’età di dieci anni ed affermatosi come industriale del pane, ha mantenuto con la propria terra d’origine un rapporto d’amore mai interrotto ed ha coltivato un sogno, quello di realizzare in Sicilia una “City Luxury”. Dopo avere fondato la Società Jofasab Capital Group, Joe Faro si prepara ad una magistrale azione di marketing in un comparto, quello del lusso, che fino al 2019 cresceva di anno in anno. Per Joseph Faro, la Sicilia è un connubio di profumi, sapori, bellezze naturali e luoghi meravigliosi tutti da esplorare, una terra capace col suo fascino irresistibile di richiamare turisti da tutto il pianeta. Una rosa d’incredibili spiagge che incorniciano un territorio magico, in cui cultura e storia si manifestano in ogni anfratto, dai meravigliosi litorali all’entroterra più genuino. A questa seduzione non hanno resistito nemmeno i marchi più importanti e i grandi alfieri del Made in Italy come Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, ed altri brand che hanno scelto proprio la Sicilia come sfondo ideale per le proprie campagne pubblicitarie.
Che si tratti della sabbia bianca dell’isola di Pantelleria, del litorale incantato di Vendicari o della limonaia di una villa settecentesca nei dintorni di Noto, le immagini catturate dai registi sprigionano potenti emozioni, profumi e spaccati d’epoche passate, in grado di coinvolgere chi vi assiste e di proiettarlo in un mondo spettacolare, colorato e dai toni mitici. Per Joseph Faro, è la Sicilia il “brand dei brand” ed è qui che ha concepito “Il Mandarin”, una vera e propria Città del Lusso da realizzare a Sant’Agata Li Battiati, cittadina alle pendici dell’Etna, il vulcano più attivo ed alto d’Europa, già patrimonio mondiale dell’UNESCO e riserva naturale con una flora e fauna uniche. Alimentato da un orgoglio senza pari Joseph Faro ha dato incarico ad un primario studio di architettura americano di elaborare un progetto capace di interpretare il suo sogno. Il nome del Centro nasce dai mandarini, che ricoprivano l’area individuata per allocare questo progetto. “Il Mandarin” si presenta come un villaggio di collina caratterizzato dal rito della passeggiata commerciale tipica del centro urbano cui si uniscono spazi pubblici dedicati al relax ed alla ristorazione d’autore. Il progetto si estende in un’area di oltre 10 ettari ed è prospicente all’Etna ed al Golfo di Catania. Un Hotel a 5 stelle con annessa un Spa ed un campo pratica Golf, teatro e galleria d’arte per allocare mostre d’arte di livello internazionale, ristoranti di lusso capace di esaltare la millenaria cucina siciliana, romantiche
Questo straordinario progetto sarà presentato dal suo fondatore all’Esposizione Universale EXPO 2020, l’Esposizione Universale che si terrà negli Emirati Arabi Uniti dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022 con un flusso di visitatori stimato in oltre 25 milioni di persone, Dubai è una città degli Emirati Arabi Uniti, nota per i negozi di lusso, gli edifici ultramoderni e la vivace scena notturna. Burj Khalifa, una torre di 830 metri che spicca tra i grattacieli del paesaggio urbano. Ai suoi piedi si trova la Dubai Fountain, i cui spruzzi d’acqua creano coreografie con musica e luci. Nel Padiglione Italia saranno promosse conferenze e presentazioni a supporto delle imprese italiane, messe in piedi dal Governo italiano, dando voce alla testimonianza di aziende che rappresenteranno il Made in Italy. Un’occasione che potrebbe rappresentare per la Sicilia il primo tassello verso concrete operazioni di business e cooperazione offerte alle nostre imprese. La Regione siciliana ha già destinato mezzo milione di euro per portare la nostra Isola a Dubai nella città del lusso degli Emirati Arabi. Nello
specifico, il governo regionale ha deciso di realizzare una mostra sulla Sicilia durante l’esposizione mondiale ed ha già siglato un accordo con il commissario nazionale del Padiglione Italia. Un progetto straordinario che, siamo certi, desterà l’attenzione dei grandi
investitori che credono alla Sicilia, una Terra che sembra protendere e allungare le sue coste verso le altre terre che si affacciano, tutto intorno, nel Mediterraneo. Come fossero braccia che hanno creato, nei secoli, rotte, vie e ponti invisibili verso altri continenti. La partecipazione siciliana all’Esposizione universale rappresenta un interesse strategico del sistema Paese Italia il cui tema del padiglione è “Beauty connecting people” – La bellezza unisce le persone” ed è dedicato a mostrare anche gli elementi fondanti dell’identità siciliana legati alla creatività come e al ruolo produttivo e culturale della Sicilia nel mediterraneo e nel mondo.
