il bilancio del 25 Aprile? Fallimentare come il Governo di Mario Draghi/ SERALE

25 aprile 2021
  • La democrazia in Italia finisce là dove comincia l’Unione europea, altro che 25 Aprile! Le restrizioni anti-Covid sono una conseguenza ‘ontologica’ del fallimento della ‘presunta’ Europa unita
  • Dopo aver sbaraccato il 70% delle Partecipazioni Statali adesso vogliono distruggere il Made in Italy agroalimentare  
  • Non ci resta che sorridere davanti alle cervellotiche e inutili restrizioni anti-Covid

La democrazia in Italia finisce là dove comincia l’Unione europea, altro che 25 Aprile! Le restrizioni anti-Covid sono una conseguenza ‘ontologica’ del fallimento della ‘presunta’ Europa unita

25 Aprile 2021: le parole stanno a mille, i fatti sotto zero. Solita retorica: la libertà, la democrazia, il pluralismo e bla bla bla. Poi, però, per nominare il Ministro dell’Economia bisogna chiedere il permesso all’Unione europea controllata da quei banditi dei tedeschi. Se alla Germania il Ministro scelto dal Governo italiano nato in un Parlamento liberamente eletto non piace, il Ministro non si nomina. Però non si deve dire. Anzi, ce la fanno a ‘torroncino’ con la libertà, la democrazia, il pluralismo e bla bla bla. Chiacchiere tante, fatti concreti, zero. La Costituzione italiana del 1948? Hanno già cominciato a ‘spolparla’, e non da ora. Negli anni ’80 del secolo passato si parlava già di due Costituzioni: quella scritta e quella applicata. La seconda, quella applicata, era di gran lunga peggiore della prima. Nella seconda metà degli anni ’90 hanno cominciato a modificarla. Come? Con voto a maggioranza semplice. Ci hanno pensato i nipotini di Enrico Berlinguer in accoppiata con gli ex sinistra DC. Due fallimenti culturali pria che politici insieme appassionatamente. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: non c’è una sola cosa frutto della ‘rivisitazione’ della Costituzione che ha migliorato la vita dei cittadini e dello Stato.

Dopo aver sbaraccato il 70% delle Partecipazioni Statali adesso vogliono distruggere il Made in Italy agroalimentare  

Poi sono arrivati Mario Monti e Matteo Renzi. Il primo ha eliminato Keynes dalla Costituzione, introducendo “l’equilibrio di Bilancio”, soma stupidaggine dei liberisti; il secondo ha provato a manometterla del tutto, ma gli è andata male. Ora aspetta solo le elezioni per uscire di scena e andare all’ONU grazie al suo amico Obama, l’inventore del ‘Presidente postale’ degli Stati Uniti d’America. Bettino Craxi, con grande anticipo sugli eventi, disse che l’Europa sarebbe stata un’inferno. E così è stato. Oggi ricordiamo la democrazia e facciamo finta di non sapere che la Commissione europea nasconde i contratti sui vaccini anti-Covid. Ora Germania e Francia, dopo aver smantellato il 70% delle Partecipazioni Statali italiane, si accingono a smantellare il Made in Italy agroalimentare. Si sono inventati, insieme ai fondamentalisti dell’ambientalismo tanto al chilo (sono gli ambientalisti che blaterano di transizione ecologica e poi vogliono creare grandi impianti di energie alternative per dare vita a monopoli sul modello dei vaccini), il Nutri-Score. Una truffa in tutti i sensi. Dena dell’Unione europea di massoni & magliari.

Non ci resta che sorridere davanti alle cervellotiche e inutili restrizioni anti-Covid

E delle libertà conculcate nel nome del Covid ne vogliamo parlare? Non è solo una questione di restrizioni, ma di quello che sta a monte delle restrizioni. E cioè i quasi 40 miliardi di euro di tagli alla sanità pubblica italiana che sono stati, di fatto, imposti dall’Unione europea. Se tieni un Paese per vent’anni in Avanzo primario, togliendo 35 miliardi di euro all’anno, più 60-70 miliardi di pagamento annuo delle ‘rate’ di debito pubblico cosa può restare se non la povertà che cresce, i tagli alla sanità, i tagli alla scuola, i tagli ai Comuni, i tagli alle Province, i tagli alle Regioni e la precarizzazione del lavoro per consentire alle imprese non di vivere, ma di sopravvivere? E questi hanno pure la sfacciataggine di parlare ancora di democrazia e di libertà! Però una libertà è rimasta: la libertà di sorridere davanti alle cervellotiche, inutili e sbagliate indicazioni anti-Covid del Governo nazionale, delle Regioni e dei Comuni. Ovunque monta la protesta. Soprattutto tra le categorie più colpite dalle restrizioni, spesso senza senso. Come il divieto di acquistare una bottiglia di vino al supermercato dopo le 18,00: idea del geniale del sindaco di Palermo, la città dove nemmeno i morti vengono lasciati in pace. La talpa sta scavando. I marxisti capiranno…

Foto tratta da Il Messaggero                 

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