Palermo: ancora zona rossa fino al 28 Aprile. Una spiegazione? Non c’è. Il Governo regionale non spiega nulla. Più che rivolgersi ai cittadini, sembra che si rivolga a dei sudditi. Nella nota di Palazzo d’Orleans, sede del Governo dell’Isola, si dice che “la proroga delle misure restrittive, purtroppo, fino al 28 Aprile, sarà valida esclusivamente per i Comuni di: Palermo, Bagheria, Casteldaccia, Partinico, Giardinello, Borgetto, San Cipirello, Misilmeri, Baucina, Villafrati, Mezzojuso, Carini, Torretta, Cinisi, Termini Imerese, Lascari, Alimena, Giuliana, Santa Cristina Gela, Piana degli Albanesi, Villabate, Monreale e Belmonte Mezzagno”. Perché? Va bene, c’è un aumento di contagi. Ci piacerebbe capire, a proposito di Palermo, come vengono calcolati questi contagiati. E’ chiedere troppo, visto che – è così almeno per chi rispetta le prescrizioni – siamo tutti costretti in casa.
Altra domanda: con le varianti – tipiche dei Coronavirus e accentuate dalla vaccinazione effettuata in piena pandemia – c’è il dubbio che la situazione possa peggiorare. Non è una certezza: è una possibilità. E se il 28 Aprile la situazione è uguale a quella di oggi o magari peggiore che si fa: continuiamo a restare tutti in casa? E le attività economiche della città penalizzate – i ristoranti, i bar, le palestre, i luoghi della cultura dal cinema alla musica ai teatri – che faranno? Chiusi ancora non si sa per quanto tempo? Siamo sicuri che i provvedimenti che si stanno adottando siano corretti? Non sarebbe il caso di dialogare con i cittadini, spiegando per filo e per segno come stanno le cose? Nel comunicato si legge inoltre che “Ulteriore proroga di zona rossa, sempre fino al 28 aprile, sarà disposta per i Comuni di Acquaviva Platani in provincia di Caltanissetta e Lampedusa e Linosa nell’Agrigentino. Inoltre, a seguito delle relazioni delle competenti Aziende sanitarie e sentiti i sindaci interessati, saranno istituite nuove zone rosse per i Comuni di Cattolica Eraclea in provincia di Agrigento, Gela nel Nisseno e Randazzo in provincia di Catania, a partire dal 24 aprile fino al 5 Maggio compreso”.
Foto tratta da Scomunicando
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