Abbiamo già raccontato che cos’è il Nutri-Score e come un certo ambientalismo fondamentalista inventato dall’Unione europea stia provando a condizionare anche ciò che portiamo sulle nostre tavole. Imponendoci cibi salutisti con l’obiettivo dichiarato di difendere la nostra salute che nasconde, però, un secondo fine: creare difficoltà alle tradizioni enogastronomiche di alcuni Paesi europei per favorire per favorire altri Paesi europei. Il Nutri-Score, questo ormai è palese, è un tentativo di assestare un colpo durissimo al Made in Italy agroalimentare italiano – salumi, formaggi, carni rosse, persino l’olio extra vergine di oliva messo sullo stesso piano di altri oli vegetali! – da sostituire con i cibi ‘dietetici’ magari prodotti nel Nord Europa, magari, perché no?, liofilizzati ma ‘benefici’ per la salute. In questo filone si inserisce il dibattito tra carnivori e vegani in sacrosanta difesa degli animali. Ma cosa si cela, in realtà, dietro questo scontro voluto dalle élite finanziarie globaliste? Ce lo illustra molto bene in un video illuminante il filosofo e commentatore marxista, Diego Fusaro.
Il modello del ‘gastronomicamente corretto’ – che non è altro che la variante enogastronomica del ‘politicamente corretto’ – non è altro che uno dei tanti modi con le quali, in primo luogo, le élite finanziarie globaliste dividono la popolazione che, invece di rivendicare i diritti sociali ed economici che il capitalismo liberista, piano piano va togliendo ai cittadini. Cittadini sempre più poveri (è sotto gli occhi di tutti l’impoverimento del ceto medio) che si azzuffano tra loro invece di rivendicare i diritti dal padronato. E’ uno schema che è iniziato ad essere utilizzato dopo il crollo del Muro di Berlino e che, da allora, si va sempre più perfezionando. Conflitti sociali ‘orizzontali’ (leggere guerre tra poveri) invece dei conflitti verticali (cioè conflitti tra chi ha poco o nulla e chi comanda).