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Il Governo Draghi dice sì allo scippo di 2 miliardi di euro di fondi agricoli alle Regioni del Sud / MATTINALE 455

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  • Il Movimento Terra è Vita chiede le dimissioni dei ministro grillino delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. E invita gli agricoltori siciliani a non votare più per il Movimento 5 Stelle
  • La mossa furba dei nordisti Patuanelli e Centinaio: rivedere la ripartizione dei fondi del primo pilastro (Prs) per scippare fondi alle Regioni del Sud; e lasciare immutato il primo pilastro (per tutelare le Regioni del Nord) 
  • Franco Calderone, Equità Territoriale: ” PD, LEGA e M5S coalizzati per rapinare risorse in Agricoltura dell’Unione Europea a vantaggio del Nord e boicottando il Sud. Dimissioni, subito, del Ministro Patuanelli
  • Aspettiamo di capire cosa pensano di questa storia la Cia siciliana, la Coldiretti siciliana, Forza Italia siciliana, il PD siciliano, i parlamentari nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle e gli esponenti della Lega in Sicilia

Il Movimento Terra è Vita chiede le dimissioni dei ministro grillino delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. E invita gli agricoltori siciliani a non votare più per il Movimento 5 Stelle

Cosa ci stanno a fare ancora in Italia il Sud e la Sicilia? Qualche giorno fa il Governo nazionale di Mario Draghi, con una presa di posizione della Ministra per il Sud, Mara Carfagna, ha ufficializzato lo scippo al Mezzogiorno e alla Sicilia di 60 miliardi di euro del Recovery Fund. In queste ore un altro Ministro del Governo Draghi, il titolare delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, come fa sapere in una nota il Movimento Terra è Vita, ha deciso di procedere allo scippo di 2 miliardi di euro alle agricolture delle Regioni del Sud e alla Sicilia (l’agricoltura siciliana, da sola, perderà 400 milioni di euro!), comunicandolo alla Conferenza Stato-Regioni. Di solito, se non c’è l’unanimità nella Conferenza Stato-Regioni qualunque risoluzione viene bloccata. In questo caso, siccome c’è da scippare 2 miliardi di euro ai ‘cafoni’ del Sud e della Sicilia si può anche fare uno strappo e decidere a maggioranza. Non a caso Terra è Vita – il Movimento che rappresenta un folto gruppo di agricoltori siciliani – ha chiesto le immediate dimissioni del Ministro delle Politiche agricole, il grillini Stefano Patuanelli. Durissima la nota firmata dai rappresentanti di terra è Vita, Santo Bono e Pino D’Angelo: “Il Movimento Terra è Vita chiede le dimissioni immediate del Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli. Dopo la proposta del Ministro Patuanelli, in Conferenza Stato-Regioni, di ridurre i Fondi europei destinati allo sviluppo rurale del Sud a favore delle aziende produttivistiche del modello agricolo emiliano/lombardo/veneto, provocando, di conseguenza, un ulteriore divario tra Nord e Sud, di fatto il Ministro decreta la MORTE di tantissime aziende agricole del Sud. Chiediamo agli agricoltori del Sud e al Popolo del Sud di unirsi alla nostra richiesta di dimissioni immediate. Chiediamo agli agricoltori del Sud di non votare mai più il Movimento 5 Stelle fin quando lo stesso non prenderà una posizione netta e chiara, facendo dimettere il proprio Ministro”.

La mossa furba dei nordisti Patuanelli e Centinaio: rivedere la ripartizione dei fondi del primo pilastro (Prs) per scippare fondi alle Regioni del Sud; e lasciare immutato il primo pilastro (per tutelare le Regioni del Nord) 

Quella operata dal Ministro Patuanelli – un grillino del Friuli Venezia Giulia – è una furbata ai danni delle agricoltura del Sud e della Sicilia. Proviamo sinteticamente a illustrare il perché. Grosso modo, gli interventi in favore dell’agricoltura si articolano in due pilastri. Il primo pilastro è formato da pagamenti diretti, convergenza interna, riserva nazionale, pagamenti accoppiati e via continuando con gli interventi economici e finanziari in favore delle aziende agricole. Il secondo pilastro è formato dai cosiddetti Piani di sviluppo rurale. Cosa stanno facendo i nostri amici del Governo Draghi e, segnatamente, il già citato Ministro grillino Patuanelli e il vice Ministro – sempre delle Risorse agricole – il leghista Gian Marco Centinaio? Stanno provando a rivedere solo il secondo pilastro – cioè i fondi destinati ai Psr – lasciando immutato il primo pilastro. In parole più semplici, stanno rivedendo la ripartizione dei fondi relativi ai Piani di sviluppo rurale (Psr), ma non vogliono cambiare il primo pilastro che, da oltre vent’anni, consente alle Regioni del Nord di intercettare fondi che sono, in media, dieci volte maggiori dei fondi che vanno alle Regioni del Sud (questo perché la ripartizione tra le Regioni italiane dei fondi del primo pilastro è stata calcolata circa un ventennio addietro sulle rese che al Sud erano moto basse e al Nord erano alte: ebbene, questa ‘lettura storica’ è stata solo in minima parte mitigata dalla ‘convergenza parziale’ che continua a favorire smaccatamente le Regioni del Nord Italia! Logica vorrebbe che venissero rivisti entrambi i pilastri: se si facesse così, le Regioni del Nord ci perderebbero, perché i soldi che prenderebbero in più dalla rivisitazione del secondo pilastro sarebbero inferiori ai soldi che dovrebbero lasciare alle Regioni del Sud rivedendo anche il primo pilastro. Da qui la furbata: rivedere solo il secondo pilastro e lasciare inalterato il primo pilastro, come se al Sud e in Sicilia fossimo tutti stupidi, mentre loro, gli amici del Nord, sono sempre più intelligenti! Ora – come dicono i signori del Governo Draghi -se  si tratta di una riforma degli interventi in agricoltura, bisognerebbe rivedere entrambi i pilastri; anche perché i criteri per la ripartizione – tra le venti Regioni italiane – dei fondi del primo pilastro, come già ricordato, sono vecchi di oltre vent’anni e andrebbero rivisti. Rivedere la ripartizione dei fondi del secondo pilastro, lasciando immutata la ripartizione dei fondi del primo pilastro, non è una riforma degli interventi in agricoltura, ma un modo – per certi versi anche volgare – di scippare 2 miliardi di euro alle Regioni del Sud!

Franco Calderone, Equità Territoriale: “PD, LEGA e M5S coalizzati per rapinare risorse in Agricoltura dell’Unione Europea a vantaggio del Nord e boicottando il Sud. Dimissioni, subito, del Ministro Patuanelli

Duro anche l’intervenuto il coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia, Franco Calderone: “Il Ministro Patuanelli di deve dimettere subito.  Calderone ricorda di essere già intervenuto nei giorni scorsi: “Il Partito Unico del Nord composto da PD, Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle vuole scippare al Sud e alla Sicilia anche i fondi per l’agricoltura. Equità Territoriale si opporrà in tutte le sedi a questa nuova rapina. Il nostro Movimento ha già preso una posizione ufficiale su questa ennesima vergogna che riprendiamo. ‘Il Nord rapina il Sud anche sui finanziamenti all’Agricoltura. Più soldi ai ricchi ed a morte i poveri. Altri 2 miliardi di euro in meno al Sud rapinati dal Nord. Le Regioni toscopadane all’attacco stravolgendo ogni criterio di Equità e sbeffeggiando i criteri europei di riparto dei finanziamenti. L’Unione Europea con il Fondo Europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale assegna all’Italia una consistente somma per riparare a situazioni di disagio e di arretratezza economica, per bilanciare il reddito in agricoltura per le Regioni più povere. L’Italia invece con le Regioni del Nord, con a capo l’Emilia Romagna del PD ed il Veneto della Lega, stravolgono i criteri di attribuzione risorse del FEASR a vantaggio delle Regioni più ricche d’Italia. D’ora in poi vale la regola anche in Agricoltura. Il Nord più ricco prende più soldi pubblici del Sud più povero. Le Regioni del Nord si sono messe d’accordo per cambiare i parametri di ripartizione dei finanziamenti comunitari per far arrivare maggiori risorse al Nord, a svantaggio delle Regioni del Sud. Dopo un tentativo di mediazione (!!!!!) della Regione Puglia le Regioni del Nord hanno opposto un netto rifiuto ed il Ministro dell’Agricoltura Patuanelli (di Trieste) ed il vice Ministro Centinaio (di Pavia) stabiliscono che la maggioranza vince e quindi le Regioni del Nord prendono più risorse alla faccia delle Regioni del Sud. I criteri che saranno utilizzati sono la Produzione lorda vendibile, la SAU, la superficie forestale, il numero delle aziende agricole e in ultimo la popolazione nelle aree rurali. PD, LEGA e M5S coalizzati per rapinare risorse in Agricoltura dell’Unione Europea a vantaggio del Nord e boicottando il Sud. 2 miliardi in meno alle Regioni del Sud. Ancora una volta si conferma quanto è ingiusto questo Stato, quanto è ingiusto questo Paese. Non fermiamoci a protestare. Il Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale attiverà tutte le iniziative possibili per rimuovere questo ulteriore scempio nel campo dell’Agricoltura”.

Aspettiamo di capire cosa pensano di questa storia la Cia siciliana, la Coldiretti siciliana, Forza Italia siciliana, il Pd siciliano, i parlamentari nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle e gli esponenti della Lega in Sicilia

Anche il presidente di Confagricoltura Sicilia, Ettore Pottino, è più volte intervenuto su questa vicenda. La sua posizione è chiarissima: nessuna preclusione alla rivisitazione rivisitazione della ripartizione dei fondi del secondo pilastro; ma, contestualmente, ha detto Pottino, vanno rivisti i criteri per la ripartizione dei fondi del primi pilastro. Su questa storia non abbiamo invece notizie degli amici della Cia siciliana e della Coldiretti siciliana; non abbiamo notizia dei parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle eletti in Sicilia e nemmeno dei parlamentari regionali grillini; non abbiamo notizia su cosa pensano di questo scippo gli amici di Forza Italia in Sicilia, da Gianfranco Miccichè a scendere; non abbiamo notizia dei dirigenti siciliani della Lega che nella nostra Isola sono rappresentanti dall’onorevole Nino Minardo; non abbiamo notizia dei parlamentari nazionali del PD eletti in Sicilia, né dei parlamentari regionali del PD. Sappiamo che il Governo regionale siciliano di Nello Musumeci ha preso posizione contro lo scippo ai danni del Sud e della Sicilia dei fondi Psr con un documento firmato dall’assessore all’Agricoltura, Tony Scilla, insieme con gli assessori regionali di Campania, Basilicata, Calabria, Puglia e anche dell’Umbria: ma forse sarebbe il caso di intervenire anche oggi chiedendo le dimissioni del Ministro Patuanelli, perché davanti a uno scippo del genere il minimo è la richiesta di dimissioni!

Foto tratta da Trieste All News 

 

 

 

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