In queste ore, in Sicilia, due formazioni politiche, fulgidi esempi di incoerenza, demagogia e di inadeguatezza politica, stanno dando un’ennesima dimostrazione di incoerenza, di demagogia e di inadeguatezza politica. Ci riferiamo al PD e al Movimento 5 Stelle. I dirigenti di questi due disastrosi partiti attaccano a testa bassa il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. A loro dire, sarebbe inadeguata la gestione della pandemia da parte del Governatore. Forse perché Musumeci vorrebbe estendere la zona rossa a tutta la Sicilia? Non si capisce. Nei giorni scorsi il presidente Musumeci è stato attaccato perché il suo governo nascondeva i dati per evitare a Palermo o alla Sicilia (ancora non l’abbiamo capito) la zona rossa; in queste ore è attaccato perché ha appioppato la zona rossa a Palermo e provincia e perché la vorrebbe appioppare a tutta la Sicilia. Noi non siamo i difensori d’ufficio dell’attuale Governo regionale siciliano, visto che ci capita di criticarlo e di attaccarlo – su fatti politici – un giorni sì e l’altro pure. Ciò posto, i dirigenti del PD e del Movimento 5 Stelle si dovrebbero mettere d’accordo con se stessi, perché più vanno avanti con queste critiche senza costrutto e con le ‘petizioni on line’ chiedendo improbabili dimissioni, più i cittadini siciliani saranno quasi costretti a prendere atto che dietro il PD siciliano e i grillini siciliani, politicamente parlando, c’è il nulla mescolato col niente. Proprio sul Covid bisogna dare atto al presidente Musumeci di essere stato tra i primi, nel Febbraio dello scorso anno, a lanciare l’allarme, mentre alcuni Comuni lombardi amministrati dal centrosinistra si esibivano nel “Milano non si ferma” e “Bergamo non si ferma”. La memoria corta è una brutta cosa…
La verità è che PD e grillini, dalle Alpi a Roma e da Roma alla Sicilia non sanno più cosa inventarsi per autocertificare la propria evanescente esistenza politica. Proprio in queste ore, mentre accusano il presidente Musumeci di questo e di quello – come se loro al Governo della cosa pubblica avessero dato chissà quali prove di abilità amministrativa e politica – il Governo Draghi, del quale loro sono i maggiori azionisti, prende per i fondelli milioni di imprenditori in gravissima difficoltà con ristori ridicoli e penalizza famiglie e imprese non toccando i mutui che tantissime famiglie e tantissime imprese non sono nelle condizioni di pagare (ricordiamo che il Governo Conte ha sospeso per un anno il pagamento dei mutui, mentre Draghi, uomo delle banche, si è guardato bene dal rinnovare la sospensione di questi pagamenti, pur sapendo che molte famiglie e molte imprese non potranno pagare: per l’attuale Governo le banche vengono prrma dei cittadini!). Non contento di ciò – cosa incredibile! – lo stesso Governo Draghi rimette in azione le trivelle petrolifere nell’Adriatico e, in minima parte, in Sicilia (per ora nella nostra Isola è stato autorizzato un solo pozzo, ad Agosto la Sicilia rischia il patatrac perché sono pendenti decine e decine di autorizzazione nel Canale di Sicilia e in terra di Sicilia!). PD e grillini – ormai espressione piena del mondialismo economico demenziale – non potendo e non volendo opporsi al mal governo di Draghi, cercano di sollevare polveroni sul Governo siciliano nella speranza – vana – che i Siciliani non si accorgano delle loro contraddizioni e delle loro insufficienze. Quando si voterà sarà interessante vedere cosa raccoglieranno.
Andiamo alla pandemia. Chi legge I Nuovi Vespri sa che noi siamo molto critici con gli attuali vaccini anti-Covid. Non siamo convinti, infatti, che la strada giusta per combattere questa pandemia sia quella di inseguire il virus con questa tipologia di vaccini. Ci dispiace scrivere queste cose, ma è la prima volta che assistiamo alla scienza che insegue con i vaccini un virus che ha le stesse caratteristiche del virus del raffreddore. Ma quando, negli anni passati, per il raffreddore si è fatto ricorso ai vaccini? Direte: il SARS-COV-2 è molto più pericoloso del virus di un raffreddore. Assolutamente vero. Ma siamo sicuri che vaccini che bloccano o riducono gli effetti della malattia, lasciando circolare un virus che muta a ripetizione, sia il rimedio giusto? Marco Lo Dico, veterinario, specialista in Malattie Infettive e Polizia Veterinaria, ha illustrato che cosa potrebbe succedere con questi vaccini: l’ha fatto in questo articolo e anche in quest’altro articolo. Su tale argomento torneremo raccontando quello che sta succedendo – sempre grazie a questa tipologia di vaccini anti-Covid – tra israeliani e palestinesi. Ora invece proveremo a illustrare quello che, a nostro avviso, potrebbe essere lo scenario siciliano, precisando che le nostre non sono certezza, ma probabilità.
Noi vogliamo partire dalla dichiarazione del presidente Musumeci, che non esitiamo a definire preoccupante, là dove annuncia la zona rossa per tutta la Sicilia. E’ evidente che il presidente parla dopo essersi consultato con gli esperti. I quali debbono avergli fornito notizie non esattamente confortanti sull’andamento della pandemia nella nostra Isola. E’ evidente che la situazione sta peggiorando in tutta la Sicilia. Ribadiamo: non abbiamo certezze, ma non possiamo non notare che, rispetto allo scorso anno, lo scenario Covid, in Sicilia, è peggiorato. E si sta aggravando in Primavera, proprio quando i virus delle alte vie aeree, di solito, diventano meno aggressivi. Che sta succedendo? E’ la popolazione siciliana che è meno attenta? Magari in parte sarà così, anche se ricordiamo perfettamente che lo scorso anno, a Giugno, a Palermo, incontrare per le strade persone con le mascherine era una rarità. Per non parlare di quello che abbiamo visto nelle spiagge lo scorso Luglio! Proprio lo scorso anno, a Palermo – non ricordiamo più se a Giugno o Luglio – trovandoci una mattina a passare nella zona del porto per una commissione, siamo letteralmente scappati alla vista di centinaia di crocieristi che erano appena scesi da una nave. Tutto questo mentre la pandemia era in piena espansione! E che dire del turismo incoraggiato nella scorsa Primavera e nella scorsa Estate dal Governo nazionale con i bonus? Pensate che questi arrivi non abbiano influito sulla situazione attuale? Forse i virus non viaggiano con le persone? Ribadiamo ancora: nessuna certezza, solo probabilità.
Un capitolo a sé è quello dei migranti. Quanti migranti sono arrivati in Sicilia lo scorso anno da Maggio a Dicembre? Trenta mila, forse quaranta mila. Quanti migranti, lo scorso anno, sono scappati dai centri di accoglienza della Sicilia? Quanto virus è arrivato in Sicilia lo scorso anno da mezzo mondo? O dobbiamo fare finta di non ricordare che sono arrivati migranti positivi al virus? La scienza non è ‘ideologia’. Quando lo scorso anno, tante volte, scrivevamo che fare arrivare turisti, crocieristi e migranti in piena pandemia era una follia ci siamo presi le critiche di chi pensa che bisogna accogliere sempre, anche in piena pandemia. Nel nome di una solidarietà che, alla fine, è solo ipocrisia. I migranti arrivano in Sicilia dalla Libia e dalla Tunisia perché ognuno di loro paga un ‘botto’ di soldi, alimentando un sistema criminale che da anni è sotto gli occhi di tutti. E si tratta di migliaia di persone, circa 40 mila lo scorso anno e poco più di quattro mila-cinque mila nei primi mesi di quest’anno. Più gli ‘sbarchi fantasma’ che poi tanto fantasma non sono. Tutto questo mentre sul confine tra la Turchia e l’Europa dell’Est da 4 a 5 milioni di profughi, in buona parte siriani, vengono da anni tenuti prigionieri con i soldi dell’Unione europea. Perché se il ‘cattivo’ Erdogan decidesse di lasciarli passare invaderebbero la Germania e, in parte, il Nord Europa, l’Austria e l’Italia. E non si tratterebbe di 40 mila persone che arrivano con le imbarcazioni, ma di milioni di persone a piedi!
Pensiamo veramente che i migranti non abbiano portato virus in Sicilia e nelle altre Regioni italiane? Alla fine, se ci riflettiamo, il virus ha infettato una persona nel laboratorio di Wuhan. Un anno e mezzo dopo, o giù di lì, il virus è arrivato in quasi tutto il mondo! Questo per dire che basta una sola persona infettata in una carretta del mare, o nella nave di linea Lampedusa-Porto Empedocle per creare il patatrac. Quante persone infettate sono arrivate in Sicilia? In queste ore a Caltanissetta si interrogano sul perché, pur essendo da un mese in zona rossa, con le scuole chiuse, i contagi aumentano. Ma dal Cara di Caltanissetta, lo scorso anno, non sono scappati circa 100 migranti che si trovavano in quarantena? E quanti migranti sono scappati da altri centri di accoglienza della Sicilia? Com’è arrivata in Sicilia la variante nigeriana? Qualche lettore dirà: se lo scenario che ipotizzate è questo, perché anche voi de I Nuovi Vespri siete critici con le chiusure disposte dal Governo Musumeci? Perché ormai quello che è successo è successo. In Nuova Zelanda – due isole con lo stesso numero di abitanti della Sicilia – lo scorso anno, a Novembre, erano a contagi zero. Ma lì non entrava e non entra nessuno, se non dopo controlli rigidissimi e rigidissime quarantene. Qui in Sicilia non è andata e non va così. Qui si spera nelle vaccinazioni con vaccini che fanno circolare comunque il virus. Andrà tutto bene? Non lo sappiamo. Noi andiamo avanti con i dubbi. E tra un dubbio e l’altro non crediamo che chiudendo tutto si risolva la situazione. Anche perché la gente, in Sicilia, è stanca: ha fatto sacrifici enormi e, dopo un anno, si ritrova in una situazione peggiore. Anche perché, in Sicilia, continuano ad arrivare migranti in piena pandemia. O dobbiamo anche negare l’evidenza nel nome della solidarietà? Facciamo entrare chi capita e poi blocchiamo l’economia per paura dell’aumento dei contagi? Non sarebbe più opportuno, visto che i vaccini dovrebbero contenere la malattia, responsabilizzare le persone, rendere più stringenti i controlli e lasciare in pace l’economia?