L‘abbiamo ipotizzato tre giorni fa e la nostra ‘profezia’ si sta già avverando: il via libera alla trivelle non riguarda solo al mare Adriatico, ma anche il mare di Sicilia. Per ora il Ministro della ‘presunta’ Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha autorizzato ben 11 pozzi per idrocarburi e uno di questi ricade nel Canale di Sicilia. E questo è solo l’inizio, perché in assenza di una moratoria il prossimo mese di Agosto si darà il via a nuovi permessi di ricerca e a nuove concessioni di coltivazioni di idrocarburi, alla faccia dei rischi che si corrono nel mare di Sicilia, come ha sottolineato Domenico ‘Mimmo’ Macaluso, grande conoscitore dei fondali del Mediterraneo. Piano piano il Governo di Mario Draghi sta gettando la maschera: aiuti ridicoli alle imprese colpite dalla crisi Covid, nessuna proroga per il pagamento dei mutui casa, obbligo vaccinale per medici e infermieri proprio mentre le autorità sanitarie internazionali, a denti stretti, riconoscono la presenza di rischi per la salute e per la stessa vita di chi si vaccina e, adesso, via libera alle trivelle. Complimenti ‘vivissimi’ ai partiti politici che appoggiano questo signore che arriva dal ondo della banche: al solito PD, al Movimento 5 Stelle, alla Lega, a Forza Italia e a qualche altra ‘frattaglia’, ovvero partitini senza voti.
Dal Governo Draghi, alla faccia della ‘Transizione ecologica’ – vera e propria presa per i fondelli utilizzata per convincere il 60 per cento degli iscritti alla piattaforma Rousseau a votare il sì alla partecipazione del Movimento 5 Stelle al Governo Draghi – arriva la nuova mazzata per l’ambiente sotto il segno degli affari di petrolio e gas. Ok del Ministro Cingolani alla Valutazione di Impatto Ambientale per 11 pozzi per la ricerca di idrocarburi. Trivelle in azione nel mare del Veneto e dell’Abruzzo. E si comincia con un pozzo anche nel Canale di Sicilia. Poi permessi a terra in Emilia Romagna, a Modena e a Bologna: olé! Eni, Po Valley Operations PTY Ldt, SIAM srl. Insomma, si riparte. Il ragionamento del Governo nazionale è semplicissimo: la gente è inchiodata in casa con le restrizioni per la pandemia. Quindi niente proteste di piazza, sì trivelle. Il Ministro Cingolani si giustifica dicendo che l’iter dei progetti era già iniziato e che non si poteva fermare: come se un Governo non abbia il potere di bloccare le trivelle sfascia-ambiente!
E le reazioni? Verbali, ovviamente. Dispiaciuti di qua, dispiaciuti di là. Tragicomica la reazione dei grillini che, invece di alzare le barricate minacciando l’uscita dal Governo, si limitano alle solite parole di circostanza. E dire – come già accennato – che i grillini sono entrati nel Governo Draghi proprio in forza di questa ‘Transizione ecologica’ che è diventata una farsa! Del resto, il sì della piattaforma Rousseau lo hanno incassato, si sono presi le poltrone al Governo e mantengono i seggi alla Camera e al Senato. Chissà cosa ne penseranno gli elettori. Qui siamo, grillini. Cari Di Maio, Fico, Cancelleri & famiglia, ottimo lavoro… Ora non resta che aspettare altri due appuntamenti: il prossimo Agosto, quando – come già ricordato – il Governo dovrà decidere su una pletora di trivelle che aspettano di tornare a ‘spirtusare’ il Canale di Sicilia; e la decisione sulla follia del campo eolico nel mare delle isole Egadi.
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