Caro cacciatore siciliano: lo scorso anno, causa Covid-19, hai pagato per intero la tassa sulla caccia ma non hai potuto ammazzare gli animali che avresti voluto? Tranquillo, ci pensa mamma-Regione: nel 2012 ti facciamo uno sconto: ti facciamo pagare il 70% in meno! Contento? Paghi meno fai quello che faceva l’uomo prima di dedicarsi all’agricoltura: vai, caccia e divertiti! Firmato: il Parlamento siciliano. Vi sembra che stiamo scherzando, vero? E invece no: vi stiamo raccontando la verità. Se non ci credete, ebbene, leggete con noi il passo della legge Finanziaria regionale 2021 approvata dall’Assemblea regionale siciliana che riguarda la tassa sulla caccia. Avanti, leggiamola insieme:
1. Ai soggetti che hanno pagato la tassa di concessione governativa regionale per il
rilascio dell’abilitazione all’esercizio venatorio per l’anno 2020 è concessa una riduzione del 70 per cento della medesima tassa per l’esercizio 2021 relativamente al calendario venatorio 2021-2022.
2. Per effetto del comma 1 la minore entrata del Titolo 1, tipologia 101, Capitolo 1601
è stimata, per l’esercizio finanziario 2021, in 2.310 migliaia di euro.
Ora ci credete? Il Parlamento siciliano fa uno sconto del 70% alle doppiette e per quest’anno incasserà 2 milioni e 310 mila euro in meno: una Regione ‘ricca’ come la Sicilia se lo può permettere. E i cacciatori siciliani potranno cacciare pagando meno. Lo sappiamo: qualche cacciatore che leggere questo articolo storcerà il naso. Ma noi non possiamo non confessare il nostro limite: noi non riusciamo a capire che piacere si possa provare nell’ammazzare un animale. D’accordo, ora direte: “Questo che scrive ‘ste scemenze è il primo che poi si mangia la carne, sì d’accordo con voi, ci teniamo le nostre contraddizioni, ma continuiamo a non capire che cosa ci possa essere di bello nell’ammazzare un animale. E troviamo incomprensibile che l’Assemblea regionale siciliana abbia addirittura fatto uno scontro ai cacciatori!
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