da Enza Bellavia
del Movimento Terra è Vita
riceviamo e pubblichiamo
Il Movimento Terra è Vita, forte anche del supporto delle associazioni Simenza e Unione Allevatori Sicilia, il 25 Marzo 2021 ha incontrato a Palazzo d’Orleans il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. La delegazione era composta da Giuseppe D’Angelo, Santo Bono, Giuseppe Li Rosi, Carmelo Galati, Giuseppe Fontana, Enza Bellavia e Costantino Guzzo in rappresentanza dei problemi della Formazione professionale. “Caro Presidente, non siamo venuti a chiedere ma a programmare, insieme a lei, il futuro economico agricolo e zootecnico della Sicilia”: con questa premessa all’incontro Terra è Vita ha introdotto le relazioni degli intervenuti nella convinzione che per conoscere i problemi bisogna viverli. Terra è Vita, da anni, è consapevole che solo chi vive i problemi li conosce bene e che, insieme alle rivendicazioni che ne derivano, e di cui un po’ tutti ci rendiamo partecipi, deve avere la capacità di trovare le soluzioni e le strategie, proponendo, e collaborando anche con le Istituzioni, che hanno il potere di metterli in atto, di applicarli, di trovare soluzioni, per non aggravare questioni che altrimenti rischiamo di non poter gestire più virtuosamente. Terra è Vita è cosciente che, in caso contrario, la drammatica conseguenza sarà il collasso di un settore economico come quello agricolo, zootecnico e forestale, che è alla base, non solo dell’intera economia siciliana, ma del futuro dell’ambiente e degli equilibri ecologici del territorio siciliano.
Il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a cui va il nostro ringraziamento per averci incontrato, si è mostrato subito molto interessato ad ascoltare le nostre analisi dello stato di crisi in cui versa il settore che difendiamo; così, cogliendo lo spirito collaborativo, ha apprezzato i nostri suggerimenti proponendo tutta una serie di incontri che avranno la precisa volontà di risolvere, si spera, i tanti problemi che da anni gravano sull’intero comparto. Il Movimento Terra è Vita ha introdotto la relazione parlando di un gravissimo problema che grava su tutto il settore: la vendita dei nostri prodotti agricoli, a partire dal grano duro, non riesce più a coprire i costi di produzione a causa, anche, della sleale concorrenza della Grande Distribuzione Organizzata e di Commercianti che immettono sul mercato prodotti esteri dalla dubbia salubrità, creando non solo un gravissimo problema economico alle aziende, ma anche concreti problemi di salute al consumatore, molto spesso ignaro. Da qui è nato il nostro motto: “Mangia bene, vivi sano, compra siciliano” ed è nata anche la necessità di norme che valorizzino e supportino i nostri prodotti e le aziende che li producono, tali da renderli competitivi a livello economico.
Dalla nostra relazione, purtroppo, è emerso, inoltre, che l’ente statale italiano Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), dopo l’ultimo controllo, attraverso il cosiddetto refresh con le foto aeree del territorio, ha stravolto tutti i nostri piani culturali non riconoscendoli, così da alterarne la realtà e creando spesso situazioni grottesche. Il quadro che ne viene fuori è preoccupante, poiché la quasi totalità delle aziende agricole zootecniche, non ricevendo il saldo, sono state messe in seria difficoltà. Per non parlare poi del settore biologico e delle decurtazioni fatte su questa misura e sulla misura compensativa per le aziende zootecniche nelle zone montane. L’amministrazione, negli ultimi tempi, ha effettuato delle decurtazioni sui premi, definite da noi “selvagge”, in quanto, per esempio, in una misura è riuscita a decurtare ben il 72% del premio. Continuando così anche con le successive misure e con i pagamenti del biologico che, a dire dell’Agea, sono stati pagati in eccesso negli anni precedenti, a causa di un “algoritmo sbagliato”, si è avuta la grave conseguenza di far saltare l’annualità 2019 e si teme che possano saltare anche le annate precedenti. E, nell’attribuire i premi, l’Amministrazione, commette un gravissimo errore, quando eroga il massimo del premio a chi ha un carico UBA pari a 2, cioè prossima ad inquinare, in una misura che si chiama biologico!
In Sicilia, da almeno vent’anni, sono stati ripresi e rivalutati i Grani Locali Siciliani. Abbiamo imparato a coltivarli e a produrli secondo le norme ministeriali. Questo ha dato l’impulso per la nascita di centinaia di piccole aziende di trasformazione e centinaia di prodotti finiti. Gradualmente è emersa una nuova economia, diversa, parallela, ma virtuosa, a quella odierna. In questo contesto il Movimento Terra è Vita è in grado di “offrire una mano” alle Istituzioni per portare avanti i progetti di sviluppo necessari ad attivare una nuova fase evolutiva.
La ricchezza della biodiversità siciliana, che contiene il 25% di quella europea e il 50% di quella italiana, ha tutti gli elementi necessari per poter proporre al mondo della trasformazione una materia prima rara se non unica. Ovviamente, è chiaro, che si tratta di produzioni che hanno un’elevatissima sostenibilità soprattutto per l’ ambiente e per l’economia dell’azienda stessa. Per questi motivi, uno sguardo e un supporto da parte delle Istituzioni sarebbero auspicabili se non necessari, in quanto si parla del valore della biodiversità (così come indicato dal Farm to Fork dell’UE del 2020), caratteristica imprescindibile per la nostra terra di Sicilia.
La nostra Isola, puntualmente, ogni estate è devastata poi da incendi che distruggono migliaia di ettari di boschi e di coltivazioni, compromettendo pesantemente il delicatissimo ecosistema e la sua biodiversità. Il problema potrebbe arginarsi, a nostro avviso, applicando la Legge n. 34 del 30 Ottobre 2015 che prevede il riconoscimento dell’agricoltore come “custode” dell’ambiente e del territorio e velocizzando l’approvazione di DdL sul recepimento del Farm to Fork. Attraverso la Legge n. 34/2015 verrebbe riconosciuto il ruolo fondamentale degli agricoltori nella salvaguardia di un sistema produttivo sostenibile sotto il profilo ambientale ed economico, attraverso la conservazione e la trasmissione della tradizione agricola locale, la valorizzazione delle tipicità locali, la cura e la protezione del territorio dagli effetti dannosi dell’abbandono delle attività agricole. Abbiamo accennato, brevemente, anche al recupero e all’impiego delle acque reflue depurate, risolvendo così, il problema delle irrigazioni delle colture di tantissimi agricoltori e di altrettante aziende. A conclusione dell’incontro, Terra è Vita ha auspicato l’applicazione della Green Economy e, come detto, all’interno del Green Deal, del Farm to Fork, che mirano alla riduzione dell’impatto ambientale attraverso provvedimenti in favore dello sviluppo sostenibile, come l’uso di energie rinnovabili, la riduzione dei consumi, il riciclaggio dei rifiuti, la diminuzione dell’uso di pesticidi chimici, così da poter sperare in un futuro migliore per le nostre prossime generazioni e per la nostra splendida e straordinaria Terra. Ringraziamo, per la disponibilità mostrata, il Dirigente generale dell’Assessorato Agricoltura e Foreste, dott. Dario Caltabellotta, chiamato per l’occasione dal Presidente Musumeci. Il Movimento Terra è Vita ringrazia il dott. Marco Intravaia, Segretario particolare del Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, per essersi speso affinché l’incontro potesse avere luogo. Infine, ci preme precisare che Terra è Vita, già da qualche tempo, ha avviato una piena collaborazione con l’assessore all’Agricoltura e Foreste, Toni Scilla, che, fin dal primo giorno dell’insediamento, ha avuto la sensibilità e la volontà di avvalersi della nostra esperienza, frutto del duro lavoro sui campi, e della nostra competenza, conquistata nel corso degli anni, per tentare di rilanciare il comparto così fortemente in crisi.