“Morta insegnante del Don Bosco di Palermo: aveva fatto il vaccino AstraZeneca 7 giorni prima del ricovero”: così titola il Giornale di Sicilia on line. La donna si chiamava Cinzia Pennino e aveva 46 anni. Insegnava Scienze e da molti anni era impegnata nel volontariato. Era stata ricoverata nel reparto di Rianimazione del Policlinico del capoluogo siciliano. “La docente una settimana prima del ricovero aveva fatto il vaccino anti-Covid AstraZeneca. Poi la situazione è degenerata in pochi giorni. Al momento, però, i medici non parlano di correlazione fra la vaccinazione e il decesso”. In realtà, una correlazione c’è: la correlazione temporale. E questa correlazione temporale – che non è la prima – è un dato oggettivo che non può essere smentita. La morte della donna è stata segnalata alla Magistratura e all’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.
Il Giornale di Sicilia riporta una nota del Policlinico: “La paziente è giunta al Policlinico Paolo Giaccone di Palermo il 24 Marzo in condizioni molto critiche con trombosi profonda estesa e una storia anamnestica nella quale è presente anche una somministrazione vaccinale. Trasferita presso la Terapia Intensiva in disfunzione multiorgano nonostante i trattamenti avanzati e le cure prestate dai sanitari è deceduta questa mattina. Come previsto in tale circostanza il caso è stato segnalato all’Aifa e alla autorità giudiziaria”. Sempre sul Giornale di Sicilia del 26 Marzo abbiamo letto un articolo dal titolo: “AstraZeneca, trombosi ed effetti collaterali”. La parte finale dell’articolo recita: “Rispetto ad AstraZeneca, nel consenso informato sono aggiunte le informazioni relative agli ultimi eventi e si legge che ‘in seguito alla somministrazione del Vaccino COVID-19 AstraZeneca è stata osservata molto raramente una combinazione di coaguli di sangue e livelli bassi di piastrine, in alcuni casi con la presenza di sanguinamento. In alcuni casi gravi si sono manifestati coaguli di sangue in posizioni diverse o insolite come pure coagulazione o sanguinamento eccessivi in tutto il corpo. I casi più gravi segnalati sono molto rari: circa 20 milioni di persone in Europa (incluso il Regno Unito) hanno ricevuto il vaccino al 16 Marzo 2021 e l’EMA (Agenzia europea dei medicinali) ha riscontrato 7 casi di trombi in più vasi sanguigni (coagulazione intravascolare disseminata, CID) e 18 casi di trombosi cerebrale”.