da Luigi Savoca
Coordinatore regionale di Italexit Sicilia
riceviamo e pubblichiamo
Se ne sentiva la mancanza. Di un ennesimo sfregio al volto del popolo siciliano, se ne sentiva la mancanza. Brucia ancora l’aumento dei livelli pensionistici di cui i deputati della Regione siciliana si sono appena beati, che ecco arrivare l’ennesimo schiaffo, puntuale come un lockdown, al volto di ogni siciliano. Alla portavoce del Presidente della Regione, Nello Musumeci, l’Ars ha votato un aumento di stipendio pari al massimale previsto, ben 160.000,00 euro lordi l’anno. Un bel rialzo dai precedenti 60.000,00 euro lordi. Grazie, grazie di cuore e statene certi, non sarà dimenticato da tutti i siciliani che quotidianamente annegano tra debiti, fallimenti e disperazione.
Avete inviato l’ennesimo messaggio di arroganza nei confronti del popolo che dite di governare. Solerti ad aumentare le vostre entrate, assenti nel governare, assenti ma abbienti col denaro pubblico. La politica alla Regione siciliana è un business in cui non si rischia, poiché i denari non sono propri ma della gente. Avevate ragione: “Andrà tutto bene”, dovevate solo aggiungere “… solo per noi”. Per noi con le pensioni più alte, per noi con lauti stipendi e benefits di vario genere, per noi… non per voi che dovete solo pagare, per tutto il resto c’è il Covid. È l’era delle mascherine, ma per l’Ars è quella delle maschere con cui dovreste uscire dai vostri domicili, ma sappiamo che non lo farete, poiché il senso della vergogna non alberga nelle vostre coscienze. A proposito di maschere e mascherine, anche l’onorevole Figuccia, coordinatore della Lega in Sicilia, ha tirato giù la sua, grazie al suo non voto, decisivo, per far passare questo aumento ingiustificato.