Non sappiamo quando riprenderanno i lavori dell’Assemblea regionale siciliana, alla luce di quanto avvenuto nell’ultima seduta. A nostro avviso – e l’abbiamo anche scritto – dal Parlamento siciliano verrà fuori una legge di stabilità 2021 scritta sull’acqua. C’è una norma che viene commentata da Maurizio Grosso, segretario generale Sifus Confali. tema: i Consorzi di Bonifica. La tenacia di tutto il gruppo dirigente di Sifus – scrive Grosso – Confali del nostro leader Ernesto Abate, ma soprattutto, dei lavoratori che ci hanno creduto e sostenuto, ha pagato contro tutto e tutti. In meno di 4 anni di storia abbiamo invertito la tendenza passando dalla riforma Cracolici (Antonello Cracolici, ex assessore regionale all’Agricoltura, PD, ndr) voluta dai Confederali, che mirava allo sfascio dei Consorzi, all’inserimento del meccanismo del turnover che consentirà il riempimento delle piante organiche sulla base delle necessità oggettive dell’ente nell’interesse degli agricoltori. Grazie all’approvazione di un emendamento su cui ha insistito il Sifus h24 e firmato dagli on.li Galcagno, Figuccia, Fava, Barbagallo, Micciche’ ed altri, ma sostenuto con forza anche dall’assessore all’agricoltura, Scilla, è stato votato un emendamento che, in termini di risorse economiche, consente il riempimento del 50% delle piante organiche e attribuisce il diritto per 1000 lavoratori stagionali a passare nel contingente a tempo indeterminato. Ora vogliamo che con la prossima variazione di bilancio venga rimpinguato l’altro 50% della pianta organica e riprenda, subito dopo la Santa Pasqua, l’iter per l’approvazione della riforma del comparto Consorzi di bonifica”.
Dal segretario generale del Sifus arriva anche una stoccata ai sindacati classici che, in effetti, in Sicilia, ormai difendono solo alcuni settori della società siciliana, avendo ormai perso contatto con interi strati sociali. “Sono stati smentiti dai fatti – scrive Grosso – la UIL e gli altri sindacati che, da Settembre, terrorizzavano i lavoratori millantando catastrofi per nascondere le proprie storiche inefficienze. Martedì 30 Marzo alle ore 10.00, presso la segreteria generale del Sifus, in via Santa Maddalena, 40, in Catania, attraverso una conferenza stampa alla quale sono invitati a partecipare i parlamentari che hanno sottoscritto e sostenuto l’ emendamento, nonché l’assessore regionale all’Agricoltura, presenteremo la norma che introduce il turnover nei dettagli.
La lotta genuina paga sempre!”.
Tutto giusto. Solo una domanda: alla fine chi pagherà? Chi è che pagherà il personale dei Consorzi di Bonifica? Lo ribadiamo ancora una volta: la legge di Stabilità siciliana 2021 è un punto interrogativo, perché viene finanziata in buona parte con fondi europei che debbono ancora essere riprogrammati. E ci sono tante, troppe forzature per non pensare a un’impugnativa. Grosso scrive di risorse economiche: sono a valere sulla legge di stabilità 2021? Mah… Noi abbiamo grande stima degli amici del Sifus. E ci rendiamo conto che fanno i sindacalisti. Ma queste leggi vanno discusse con gli agricoltori, non solo con i dipendenti dei Consorzi di Bonifica. La ‘filosofia’ di questa norma è sbagliata. Quello che possiamo dire a Grosso e, in generale, al Sifus, è che l’agricoltura siciliana, in questo momento, non è in grado di pagare nuove assunzioni nei Consorzi di Bonifica. Se i soldi li mette la Regione, bene; se, alla fine, i signori che governano i Consorzi di Bonifica pensano di presentare il conto agli agricoltori, con un mega-aumento dei canoni idrici, ebbene, si sbagliano. Già un tentativo c’è stato: ed è stato bloccato. Quanto alla riforma dei Consorzi di Bonifica, l’unica riforma che serve veramente a questo settore è l’abolizione degli attuali Consorzi di Bonifica: al loro posto servono Consorzi di Bonifica gestiti direttamente dagli agricoltori, con qualche minima assunzione. Altro che nuove assunzioni e turnover!