- La battaglia per scoprire la verità su una vicenda ancora oggi non chiarita approda alla Camera dei deputati con un’interrogazione al Ministro Andrea Orlando
- Lo strano ‘caso’ dell’immobile di Termini Imerese
- Non è che, trattandosi di un sistema, potrebbero esse coinvolti altri Enti?
da Costantino Guzzo
riceviamo e pubblichiamo
La battaglia per scoprire la verità su una vicenda ancora oggi non chiarita approda alla Camera dei deputati con un’interrogazione al Ministro Andrea Orlando
“Gutta cavat lapidem” per dirla con i latini o, se preferite: “Tanto tuonò che piovve”…
Si fanno sempre più numerose le voci di coloro che attenzionano le vicende dello IAL, non solo nelle aule di giustizia ma anche nei sacri ‘palazzi’ della democrazia italiana.
Il 16 Marzo scorso alla Camera dei deputati, l’onorevole Antonio Lombardo ha depositato la propria interrogazione a risposta scritta su fatti e vicende dello IAL in Sicilia, interessando della cosa il nuovo Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, da cui si spera arrivino squarci di luce: quella luce che non riuscì a proiettare il suo predecessore, la signora Nunzia Catalfo, che, pur essendo siciliana e per esperienza professionale proveniente dal mondo della Formazione professionale isolana, non seppe o non poté controllare la faccenda. L’onorevole Lombardo, appartenente al gruppo misto-Facciamo eco-Federazione dei Verdi ripercorre nella sua interrogazione la tempistica e i passaggi dello status giuridico di quella che un tempo fu una grande scuola di Formazione legata, allora, alla CISL, le storie del mancato accreditamento regionale ad operare e altri fatti che, alla fine, si son conclusi con perdite per i lavoratori, non solo dello stesso posto di lavoro, ma di tante mensilità arretrate, delle intere somme del TFR e di altri diritti collegati.
Lo strano ‘caso’ dell’immobile di Termini Imerese
L’onorevole Lombardo – che chi scrive ringrazia per aver preso a cuore questa vicenda – scorre un decennio di patimenti gravosi per i 900 lavoratori, dal mancato accreditamento al fallimento alla gestione stessa del fallimento, dagli anni 2010 ad oggi e osserva, nel testo della sua interrogazione, come l’impresa sociale IAL abbia fruito della Cassa integrazione pur essendo finanziata da Fondi della programmazione europea per un ammontare di 118 milioni di euro, cosa da ritenersi anomala proprio anche per lo specifico stato giuridico di impresa sociale. Il deputato si chiede, peraltro, come sia stato possibile che tutto questo flusso di danaro dei Fondi europei prima e della Cassa integrazione in deroga, dopo, abbia fatto scivolare l’ Ente in un miserrimo fallimento nel quale i lavoratori non hanno beccato un quattrino. Le informazioni dell’onorevole Lombardo gli fanno pure chiedere notizie e accertamenti patrimoniali riguardanti un immobile che l’Ente aveva avuto concesso a Termini Imerese, immobile costruito con fondi ministeriali del Tesoro e del Lavoro, e che a fine utilizzo sarebbe dovuto rientrare nel possesso istituzionale.
Non è che, trattandosi di un sistema, potrebbero esse coinvolti altri Enti?
Una interrogazione ben costruita, che indica come il cerchio potrebbe stringersi attorno ad un sistema che da più parti è stato indicato come poco trasparente, teleguidato e da tempo compromesso. Dopo la trasmissione di Report e altri fatti di cronaca giudiziaria siciliani, pare che anche le vecchie Istituzioni Sindacali siano chiamate a dar conto: è possibile che si possano trovare novelli Palamara e Sallusti che invece di parlare di magistratura mettano a tema i Sindacati ? Lombardo è coraggioso, ha dato la stura, saprà gestire le risposte alla sua interrogazione che il Ministro del Lavoro consegnerà alla storia? L’interrogazione, però, è anche un assist! È una opportunità di controllo, un grimaldello, l’accensione di luci su una scena che, da sempre, si è voluta tenere al buio. Caro Lombardo, ci sembra che stavolta lei abbia disturbato il sonno a qualcuno: speriamo che almeno gli ex dipendenti, della cosa, abbiano giovamento. Un attimo ancora! Ma se di sistema si trattasse, potrebbero essere interessati anche altri enti?
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