I consulenti della famiglia Mondello: “Dietro la morte di Viviana e Gioele ‘combinazione criminale’ e molto altro ancora…”

22 marzo 2021
  • A parlare – replicando al settimanale ‘Giallo’ – sono i consulenti della famiglia Mondello Carmelo Lavorino, Antonio Della Valle e Enrico Delli Compagni 
  • “Sulle condizioni di Viviana Parisi noi abbiamo notizie riservatissime”
  • “Noi sappiamo cosa dobbiamo osservare”
  • “E’ stato commesso l’errore di dare per scontato che chi ha problemi psichici… si suicida”

di Teresa Frusteri 

A parlare – replicando al settimanale ‘Giallo’ – sono i consulenti della famiglia Mondello Carmelo Lavorino, Antonio Della Valle e Enrico Delli Compagni 

Se qualcuno pensava che le morti di Viviana Parisi e del figlioletto Gioele sarebbero finite nel ‘dimenticatoio’ – magari con la formula dell’omicidio-suicidio – evidentemente non conosce, o segue un po’ distrattamente, la battaglia che stanno conducendo Carmelo Lavorino, Antonio Della Valle e Enrico Delli Compagni, consulenti della famiglia Mondello. Daniele Mondello è il marito di Viviana Parisi e papà di Gioele. Ieri lo stesso Daniele Mondello è intervenuto con una dichiarazione rilasciata a I Nuovi Vespri (che potete leggere qui). Poche ore prima Carmelo Lavorino, con un post su Facebook, è intervenuto per replicare al settimanale Giallo. Lo stesso Lavorino, insieme con  Antonio Della Valle e Enrico Delli Compagni firmano un post su Facebook che è un’ulteriore replica al settimanale Giallo. Leggiamolo.

“Sulle condizioni di Viviana Parisi noi abbiamo notizie riservatissime”

“Rispondiamo alla provocazione apparsa sul settimanale GIALLO sormontata dal titolone “LA CRIMINOLOGA: ‘VIVIANA UCCISA DAL DEMONE DELLA DEPRESSIONE’” e dall’apertura “In tutta franchezza, trovo bislacca e priva di logica la ricostruzione avanzata dai consulenti di Daniele Mondello per quanto riguarda la morte di Viviana”. PREMESSO che rimandiamo alla mittente (senza polemica ma per giusta restituzione) gli aggettivi quali ‘bislacca’ e ‘priva’ di logica, facciamo presente che la suddetta – per sua stessa ammissione e da quello che scrive – dimostra di avere letto/compreso pochissimo o nulla di quanto sinora noi abbiamo detto, scritto ed argomentato. Difatti:
1) noi abbiamo gli atti investigativi relativi le condizioni mentali di Viviana all’epoca, abbiamo altre notizie riservatissime in merito, abbiamo intervistato i parenti e gli amici di Viviana per l’elaborazione dell’autopsia psicologica: lei assolutamente no;
2) noi abbiamo ben spiegato quali sono gli elementi scientifici, criminalistici, investigativi e forensi che ci fanno ritenere che non trattasi di suicidio e di precipitazione dal famoso traliccio, che trattasi di traslazione dei corpi da parte di una “combinazione criminale” sui luoghi del rinvenimento e molto altro ancora: lei no: e ci sembra molto strano che non ci abbia letti con attenzione, nonostante l’enorme attenzione che ci dedica”.

“Noi sappiamo cosa dobbiamo osservare”

“Sul fatto che non abbiamo avuto accesso all’intero fascicolo – sottolineano Carmelo Lavorino, Antonio Della Valle e Enrico Delli Compagni – ricordiamo che: (A) noi abbiamo avuto accesso ai luoghi del rinvenimento dei corpi ed ai tragitti del crimine (anche con apposito drone ed apparecchiature idonee per filmare e fotografare) e lei no: quindi noi (anche Analisti della Scena del crimine ed Esperti delle tracce di qualunque tipo) sappiamo quello che c’è da sapere, lei ben poco; (B) noi abbiamo avuto l’accesso ai corpi (anche con apparecchiature idonee per filmare e fotografare e con due collaboratrici specializzate) e lei no; (C) NOI ABBIAMO IL NOSTRO METODO VINCENTE DI ANALISI CRIMINALE SISTEMICA E LO ABBIAMO APPLICATO MOLTISSIME VOLTE SUL CAMPO CON OTTIMI RISULTATI: il suo metodo non lo conosciamo laddove esista. = Ricordiamo altresì che per Edgar Allan Poe gli analisti si differenziano per le alte qualità delle loro osservazioni e che l’ottimo analista sa cosa deve osservare: ebbene, NOI SAPPIAMO COSA OSSERVARE E LE NOSTRE OSSERVAZIONI-CONSIDERAZIONI SONO DI ALTISSIMA QUALITÀ”.

“E’ stato commesso l’errore di dare per scontato che chi ha problemi psichici… si suicida”

“Ricordiamo ancora che, pur avendo solo una parte del fascicolo, siamo arrivati a conclusioni forti ed esaustive per la qualità delle nostre osservazioni-considerazioni: ebbene, c’è chi può, c’è chi non può: noi possiamo! Tornando alle condizioni mentali di Viviana, al “demone assassino della depressione”, alla “bislacca e priva di logica ipotesi che trattasi di OMICIDIO-SUICIDIO” ed al Serpente di Satana, ricordiamo solo che (I) è stato commesso l’errore di dare per scontato che chi ha problemi psichici… si suicida; (II) che lo stato psichico di Viviana nulla ha a che vedere con l’incidente e con una non dimostrata e non dimostrabile accoppiata del tipo”causa – effetto => uccisione di Gioele =>autoprecipitazione”; (III) che gli assertori a oltranza e senza basi del suicidio sono scivolati sull’errore di petizione del principio dando per scontato che ‘chi ha problemi psichici come quelli di Viviana si suicida’ e sull’errore del sofisma della falsa causa, impostando di fatto un falso nesso di causalità fra la causa e l’effetto. Ultima considerazione – concludono i tre consulenti -: noi l’interezza del nostro lavoro in tutta la sua consequenzialità logica, scientifica, analitica e metodologica lo abbiamo consegnato agli Avvocati che ci hanno nominato i quali lo trasmetteranno, quando lo riterranno opportuno, alla Procura competente, cioè, quella di Patti. Tutto il resto sono vuote chiacchiere da gossip giudiziario”.

 

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